Editoriale
- Investire, ma in risorse umane. È il titolo di una nota economica che Romano Prodi scrisse per Sardegna industriale in un numero monografico dedicato alla Conferenza regionale delle Partecipazione statali svoltasi a Cala Gonone nel novembre del 1981. Sino a quella data, l’industria di Stato, impegnata nell’isola soprattutto nei poli chimico, dell’alluminio e minero-metallurgico, aveva dato l’illusione di poter risolvere da sola i problemi dell’economia regionale, con investimenti che per il solo 1981 sfioravano i 110 miliardi di allora, per un’occupazione diretta di 15 mila lavoratori, occupati nei vari stabilimenti di Ottana, nel Sulcis e nell’area industriale di Cagliari. Continua...
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La Sardegna non è un'isola
Paolo Savona - L’affermazione che la Sardegna non sia un’isola può apparire un paradosso, ma è l’unica conclusione che si può trarre considerando sia i modi in cui altre isole (come Taiwan) si sono sviluppate sia i più recenti sviluppi dell’informatica e della globalizzazione. L’insularità della Sardegna, che tanto ha pesato sulla formazione del suo modello culturale e del suo sviluppo, non è mai stata un alibi valido al non agire da parte dei suoi gruppi dirigenti, né tantomeno lo è oggi. Continua...
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Un’industria diversa per lo sviluppo
Giacomo Mameli - Dopo le megalomanie del passato, dopo la grande espansione non produttiva dell’agropastorizia e di un commercio avvitato su se stesso, si fa strada nell’isola una vera cultura socio-industriale: si ragiona in termini di fatturato e di mercato, di esportazione e di qualità, di precisione nella lavorazione e puntualità nelle consegne. Continua...
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