SARDEGNA INDUSTRIALE n. 1-2/2013 - 30 Aprile 2013
PROTOCOLLO DI INTESA
Ai sensi dell'art 15 della L. 7 agosto 1990, n. 241
Per la definizione di obiettivi e condizioni generali di sviluppo e la attuazione dei relativi programmi nel "Sulcis-lglesiente"
(13 novembre 2012 – Carbonia)
Tra il Ministero dello Sviluppo Economico (di seguito "MiSE"), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (di seguito "MLPS"), il Ministro per la Coesione territoriale (di seguito MCT), la Regione Autonoma della Sardegna (di seguito RAS), la Provincia di Carbonia Iglesias (di seguito Provincia), i Comuni del Sulcis Iglesiente (di seguito Comuni)
1. PREMESSE
(omissis)
Premesso tutto ciò, le Parti hanno convenuto quanto segue:
2. OBIETTIVI
2.1. Piano Sulcis
2.1.1. Premesse
La crisi che da tempo interessa l'intera provincia di Carbonia Iglesias nonché parte delle limitrofe province di Cagliari e Medio Campidano (per sintesi ci riferiremo al Sulcis), ha origine nelle concomitanti difficoltà delle principali aziende industriali che hanno caratterizzato ed influenzato da oltre 50 anni l'intera economia dell'area.
Le conseguenze occupazionali della crisi del sistema produttivo dell'intero Sulcis sono rilevanti. Il tasso medio di disoccupazione era del 14.6% nel 2011, contro il 13,6% nella intera Sardegna e 1'8,4% in Italia; nel 2012 si prospetta una ulteriore crescita oltre il 15%; a questi dati molto gravi si somma la crescita esplosiva del ricorso alla CIG. È evidente che tale situazione si riverbera immediatamente sull'intero tessuto economico e sociale determinando una caduta pesante del reddito anche in strati sociali fino ad ora non coinvolti dalla crisi.
Gli accordi realizzati presso il MiSE (Alcoa, Eurallumina e Carbosulcis, soprattutto) hanno consentito di attutire l'impatto immediato della sospensione produttiva, ma al tempo stesso contengono i presupposti per la riqualificazione ed il rilancio produttivo. Tuttavia è evidente che anche nella prospettiva di rilancio produttivo, non sarà possibile proporre la difesa occupazionale all'interno di quei settori strutturalmente colpiti dalla crisi. Le politiche per l'occupazione interessano quindi anche i settori per i quali si intravvedono motivi di recupero produttivo.
L'impegno del Governo, della Regione e delle istituzioni locali e delle forze sociali é stato fin qui fondamentale per evitare conseguenze irreversibili sia per quanto concerne la occupazione, sia per quanto riguarda il dissesto economico produttivo. A questo impegno vanno ascritti i risultati (ancora parziali e non conclusivi) raggiunti con le intese sottoscritte nelle principali aziende. È un impegno che dovrà continuare perché ai risultati fin qui raggiunti vanno affiancati ulteriori interventi per consolidare le prospettive future del Sulcis. Anche per queste ragioni, ferme le iniziative per la salvaguardia del polo minero-metallurgico oggetto di separati accordi sottoscritti o in via di sottoscrizione, é importante avviare contestualmente una profonda riflessione che porti alla individuazione di iniziative volte a creare nuove opportunità economiche ed occupazionali in grado di offrire solidità e prospettive di lungo periodo al territorio del Sulcis Iglesiente.
A questo corrisponde, nella intenzione dei suoi sottoscrittori, il "Piano Sulcis" inteso quale strumento di indirizzo, programmazione e coordinamento degli impegni infrastrutturali, formativi e finanziari in grado di attrarre investimenti nell'ambito delle scelte settoriali preventivamente individuate.
Il presente Protocollo di Intesa ha quindi ad oggetto il "Piano Sulcis" che pone le basi per l'avvio di un importante lavoro (con caratteristiche di innovazione anche metodologica) da valere immediatamente per il Sulcis e le indicazioni che seguono hanno carattere vincolante per gli odierni sottoscrittori e per gli atti successivi che dovranno essere prodotti: accordi di programma, delibere esecutive, ecc.
2.1.2. Le linee guida del Piano Sulcis
Il valore di quanto realizzato ed accumulato nei settori che hanno caratterizzato l'economia del Sulcis, costituisce il patrimonio fondamentale dal quale ripartire. Delle competenze professionali, imprenditoriali e tecnologiche create dal polo metallurgico e minerario di Portovesme si dovrà tener conto per qualsivoglia progetto di sviluppo economico del territorio.
Nel quadro di questa preliminare considerazione, si può ritenere che le linee guida del Piano Sulcis debbano svilupparsi entro il seguente quadro di riferimento:
a) Salvaguardia del tessuto produttivo attraverso iniziative industrialmente sostenibili con particolare riferimento al settore della metallurgia non-ferrosa, in un'ottica di efficientamento energetico, ecologico ed economico. Nell'ambito della strategia energetica nazionale si procederà al contenimento dei costi per le imprese energivore – secondo quanto disposto dalla normativa europea – in modo da assicurare condizioni di competitività anche per le attività collocate nel Sulcis Iglesiente;
b) Realizzazione di un Centro di eccellenza "carbone pulito" nel quadro di un polo tecnologico di ricerca e produzione di energia eco-compatibile all'interno del quale verrà avviata anche una sperimentazione sul CCS (progetto integrato miniera-centrale- cattura-stoccaggio C02);
c) Realizzazione delle infrastrutture indispensabili a creare le condizioni per la realizzazione di nuove iniziative settoriali ed imprenditoriali;
d) Individuazione di nuove prospettive di sviluppo con particolare attenzione alle seguenti macro aree:
- Filiera della energia pulita e dell'agro-energia eco-compatibile: produzione di apparati, di
combustibili, di impianti generatori e connesse attività di ricerca applicata, innovazione e alta
formazione.
In questo ambito si esprime l'impegno condiviso a favorire nel Sulcis-lglesiente lo sviluppo di
una filiera innovativa per lo stoccaggio e la distribuzione di gas naturale, anche in relazione al
futuro raggiungimento del territorio sardo da parte del gasdotto Galsi;
- Filiera del risanamento ambientale: depurazione del territorio, recupero e trasformazione dei
rifiuti, produzione di apparati tecnici e scientifici;
- Filiera agro-alimentare peculiare del territorio;
- Filiera del turismo con particolare valorizzazione di quello generato da attività nautiche
(ospitalità di persone e mezzi, supporti sia tecnici che commerciali) e dalla peculiarità storica e
ambientale del territorio (a partire da quella mineraria). In questo ambito Governo, Regione ed
Enti locali sono impegnati a dare operatività (sulla base della intesa con Regione ed Enti locali
soci) alle misure necessarie a dare piena operatività in tempi stretti al Parco Geominerario.
Nella fase di elaborazione dei progetti operativi, queste indicazioni saranno necessariamente intrecciate con le indicazioni nel frattempo espresse dalle istituzioni locali e dalle associazioni operanti sul territorio.
e) Definizione di adeguati piani di formazione e riqualificazione professionale (v. anche successivo punto 2.3.2.) con l'obiettivo fondamentale di realizzare collegamenti funzionali ed operativi con i migliori centri di eccellenza (dando priorità a quelli già esistenti nella Regione) per ognuna delle filiere innovative individuate;
f) Sviluppo dei centri di ricerca già esistenti sul territorio e realizzazione di un nuovo polo specializzato nelle tecnologie del risanamento ambientale dei suoli e delle acque. Di importanza significativa sarà, a questo riguardo, il rapporto con le Università e le industrie già operanti (fino ad ora scarsamente attive sul fronte della ricerca di alto livello) o che saranno attratti dal nuovo piano di sviluppo;
g) Definizione di una adeguata governance per la realizzazione, fin dalla fase di progettazione, delle complesse iniziative di cui si compone un piano di sviluppo territoriale. Questa necessità sarà adeguatamente definita ricorrendo, se necessario, anche a disposizioni straordinarie tali da consentire la più rapida ed efficace operatività degli organi preposti, sia a livello nazionale che regionale e locale, alla realizzazione del Piano Sulcis.
A tal fine entro 60 giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo, sarà sottoscritto tra tutti gli Enti interessati una specifica intesa attuativa (in particolare per le questioni di natura autorizzativa) che costituirà parte integrante di questo documento.
2.1.3. Impegni finanziari deliberati
2.1.3.1. Infrastrutture
La Regione Sardegna ha già deliberato con DGR 33/45 del 31/07/2012 la realizzazione dei seguenti interventi aventi carattere infrastrutturale:
Infrastrutturazione energetica dell'area industriale Portovesme, per un importo pari a 20,000 euro/mln;
b) Centro eccellenza energia pulita, per un importo pari a 8,356 euro/mln;
c) Sistema approdi minerari, per un importo pari a 5;600 euro/mln;
d) Porti Calasetta e Portoscuso , per un importo pari a 1,400 euro/mln;
e) Porto Carloforte, per un importo pari a 2,500 euro/mln;
f) Collegamento idrico Tirso Flumendosa-Sulcis-lglesiente, per importo pari a 50,000 euro/ml;
g) Impianto depurazione Sant’Antioco, per un importo pari a 6,600 euro/mln;
h) Collettori fognari Iglesias, per un importo pari a 1,200 euro/mln;
per un totale di 95,656 euro/mln
I seguenti interventi di natura infrastrutturale, ritenuti invarianti, troveranno copertura sulle risorse programmaticamente disposte dalla Delibera CIPE 93/2012 a valere sul FSC (Fondo per lo Siluppo e la Coesione) 2007-13:
Interventi invarianti da deliberare:
i) Portualità Portovesme, per un importo pari a 7,000 euro/mln;
j) Area franca Portovesme, per un importo pari a 1,000 euro/mln;
k) Allaragamento SS Carbonia-San Giovanni Suergiu-Giba per un importo pari a 30,000 euro/mln;
per un totale di 38,000 euro/mln.
Interventi in istruttoria, da valutare congiuntamente alla Regione Sardegna ai fini della loro eventuale invarianza
l) Sistema portuale turistico Sulcis-lglesiente ;
m) Porto di Sant’Antioco;
per un totale fino a 34,000 euro/mln.
2.1.3.2. Ambiente e bonifiche
Gli impegni già assunti con apposite intese in materia di bonifiche ambientali e di risanamento dei suoli occupati, sottoscritte dalle maggiori imprese operanti nel Sulcis (Alcoa spa, Eurallumina spa, Portovesme srl, ecc.) con le Autorità regionali e nazionali competenti, nonché con le organizzazioni sindacali interessate, costituiscono parte integrante del presente Protocollo. Ad esse si farà riferimento in sede di attuazione dei piani di intervento in materia ambientale già deliberati o da deliberare, come di seguito esplicitato:
La Regione Sardegna ha già deliberato con DGR 33/45 del 31/07/2012 la realizzazione dei seguenti interventi aventi carattere infrastrutturale:
a) Bonifiche aree minerarie, per un importo pari a 53,840 euro/mln;
b) Sito raccolta Valle Rio San Giorgio, per un importo pari a 27,382 euro/mln;
c) Bonifica ex Sardamag – Sant’Antioco, per un importo pari a 1,000 euro/mln;
d) Riduzione inquinamento Valle Rio San Giorgio, per un importo pari a 31,710 euro/mln;
e) Macro area Montevecchio Levante, progetto stralcio sito di raccolta, per un importo pari a 23,500 euro/mln;
f) Macro area Montevecchio Ponente, progetto stralcio sito di raccolta, per un importo pari a 40,236 euro/mln;
per un totale di 177,668 euro/mln.
2.1.3.3. Interventi a sostegno delle filiere produttive
Per il sostegno alle filiere produttive, la Regione Sardegna ha già deliberato con DGR 33/45 del 31/07/2012 la realizzazione di interventi per la valorizzazione delle filiere agroalimentari per un importo pari a 10,000 euro/mln.
Per il finanziamento di investimenti produttivi nell'area del Sulcis, si aggiunge il rifinanziamento dei Contratti di Sviluppo per 90,000 mln euro a valere vuoi in via straordinaria sulle risorse liberate dal PON SIL 2000-2006 per effetto del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 28 settembre 2012, vuoi sull'eventuale ridestinazione in sede normativa, che il Governo auspica, delle risorse versate dalle imprese condannate dalla Commissione europea per la indebita fruizione di agevolazioni sulle tariffe elettriche per la quota riferita alle imprese ubicate nell'area del Sulcis.
2.1.3.4 Call for proposal
Le residue risorse programmaticamente deliberate dal CIPE (delibera 93/2012) sono funzionali alla realizzazione del "Progetto strategico Sulcis". Gli interventi invarianti sopra indicati e la programmazione regionale e locale saranno integrati, in una una vision strategica e con un impianto metodologico innovativo, con una Call for proposal affidata alla Agenzia nazionale per !'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia) per raccogliere idee di sviluppo per il Sulcis, provenienti da contesti anche internazionali che potranno consentire la definizione di programmi di investimento necessari sia pubblici che privati. L'onere per le attività realizzate da Invitalia, fino alla definizione della Call for proposal, è posto a carico della Amministrazione Centrale. Gli ulteriori oneri per le attività compiute da Invitalia per l'esame e la selezione delle proposte, la loro eventuale riarticolazione e l'accompagnamento alla realizzazione delle stesse, sono concordati con la Regione Sardegna e posti a carico delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione Assegnate al Pano strategico Sulcis.
Le risorse assegnate alla Call for proposal vanno da un minimo di 55,700 euro/mln ad un massimo di 89,700 euro/mln in relazione a quanto previsto al precedente punto 2.1.3.1.
2.1.4. Modalità operative e Governance
Per i diversi interventi previsti dal Piano di sviluppo del Sulcis si farà riferimento sia alle strutture preposte ai diversi livelli istituzionali coinvolti, sia a competenze esterne. Queste ultime saranno chiamate, anche attraverso bandi a carattere internazionale, a fornire indicazioni di ordine progettuale, finanziario ed organizzativo.
I tempi di attuazione del Piano saranno definiti da un crono-programma predisposto congiuntamente da Governo nazionale e Regione Sardegna. La tempificazione seguirà criteri operativi compatibili con le risorse disponibili, le invarianti infrastrutturali e le sollecitazioni che perverranno anche dal mercato.
La gestione del Piano Sulcis dovrà necessariamente fare riferimento a quanto previsto dalle norme che regolano gli strumenti di intervento nelle aree di crisi. In questa ottica lo strumento fondamentale è l'Accordo di Programma (così come normato dall'art 27, comma 6 della legge n. 13 del 7 agosto 2012 e dal decreto di attuazione in corso di approvazione) che assegna ad Invitalia –Agenzia nazionale per la attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa – compiti progettuali e di coordinamento degli interventi.
Nell'ambito della struttura di gestione e attuazione delle iniziative qui previste, sarà istituito (anche ai sensi della vigente normativa in materia di Accordi di Programma) un apposito Coordinamento rappresentativo di tutte le istituzioni interessate nazionali, regionali e territoriali al quale dovranno pervenire, per le opportune valutazioni, i progetti generali in materia di politiche ambientali, occupazionali e di sviluppo economico.
Le informazioni provenienti dalle attività di monitoraggio sulla attuazione degli investimenti sono rese disponibili in modalità open data sul portale open coesione.gov.it e sugli analoghi portali delle istituzioni firmatarie.
Entro 15 giorni dalla firma del presente Protocollo, sarà indetta una apposita riunione con tutte le Parti sociali interessate, al fine di una illustrazione, approfondimento e condivisione delle linee generali del "Piano Sulcis".
2.2. PROBLEMI OCCUPAZIONALI
2.2.1. Tutela del reddito - Ammortizzatori sociali
La situazione economico-sociale e le sue prospettive di breve-medio periodo impongono alle Autorità centrali e regionali di assicurare la necessaria continuità agli strumenti di tutela ed integrazione al reddito già in essere o in corso di implementazione prevedendo anche azioni innovative o sperimentali da definire anche con il concorso delle Parti sociali e in coerenza con le normative europee in essere (si veda quanto richiamato al 40 alinea del successivo punto 2.3.2. "Politiche attive del lavoro" .
La tutela del reddito interesserà l'insieme dei lavoratori occupati presso aziende appartenenti ai diversi settori industriali coinvolti dalle crisi.
L'utilizzo di ammortizzatori sociali di cui ai precedenti alinea (comprese le azioni sperimentali ivi richiamate) dovrà essere coerente con i tempi di implementazione e attuazione delle iniziative di cui al punto 3.1. (Piano Sulcis) del presente Protocollo di Intesa.
Il MISE, unitamente al MLPS e la RAS avvieranno con le Parti sociali interessate e con le loro articolazioni nazionali (qualora ritenuto utile) appositi incontri al fine di giungere il più rapidamente possibile ad intese operative. Il primo incontro è fissato il giorno ……Novembre 2012, presso il MLPS.
2.2.2. Politiche attive del lavoro
La gestione delle discontinuità professionali finalizzate alla ri-occupazione dei lavoratori coinvolti da crisi industriali, richiede interventi supportati da adeguate risorse economiche e competenze specifiche. A questo fine il MISE e il MLPS, anche attraverso le rispettive Agenzie strumentali e con il supporto di analoghe strutture specializzate presenti presso la RAS, predisporranno idonei piani di intervento.
In accordo con le Parti sociali saranno esaminati progetti di formazione, riqualificazione professionale e avviamento al lavoro.
AI fine di favorire il ricollocamento dei lavoratori, i progetti di cui al precedente alinea dovranno essere strettamente connessi agli investimenti produttivi finalizzati sia alla riqualificazione del territorio, sia al suo sviluppo, in coerenza con quanto già previsto dall'art 27, comma 7, della legge 7/08/2012 n.13 ("Misure urgenti per la crescita del paese). In particolare, sarà data importanza al rapporto tra formazione e lavoro al fine di realizzare un collegamento diretto tra due momenti centrali nella crescita professionale dei lavoratori per i quali si rende necessaria la riqualificazione.
L'utilizzo del sostegno al reddito sarà uno dei capisaldi dell'azione per il perseguimento degli obiettivi sopra indicati. A tal riguardo potrà essere sperimentato anche un uso degli ammortizzatori sociali direttamente intrecciato con l'avvio a nuove attività di formazione e lavoro, garantendo in questo modo anche alle imprese il battente economico consono all'impegno che si assumono in termini di occupazione e di riqualificazione.
Qualora il Governo ravvisasse la necessità di adeguamenti normativi, al fine di superare eventuali restrizioni esistenti, si farà parte attiva per gli opportuni interventi nelle sedi istituzionali deputate.
2.2.3. Governance
La gestione di complessi sistemi di formazione, riqualificazione e avviamento al lavoro, richiede competenze adeguate, rigore gestionale e reale potere decisionale. A tal fine sarà istituita, a carattere sperimentale, una "cabina di regia" affidata a persona con caratteristiche adeguate e capacità manageriale superiore individuata e selezionata di comune accordo tra Governo nazionale e Regione Sardegna sulla base di severi criteri selettivi. Per i propri compiti si avvarrà di strutture e personale già operativi nell'ambito territoriale in esame.
Una delle competenze maggiori dovrà sicuramente essere la capacità di confrontarsi in modo permanente con le strutture che guideranno il processo di sviluppo del Sulcis. La "cabina di regia" per la occupazione è un luogo strettamente correlato con la governance richiamata al punto 2.1.4. di questo Protocollo.
La "cabina di regia" sarà istituita con apposito decreto del MISE e del MLPS da emanarsi entro 30 giorni dalla firma del presente Protocollo.
Opererà a partire da ……………..e comunque dopo appositi incontri con le Parti sociali e le istituzioni competenti finalizzati alla definizione degli accordi procedurali necessari ad una efficace e corretta gestione dei processi di riqualificazione e avviamento al lavoro
Firmano:
per il Ministero dello Sviluppo economico
f.to il Ministro dott. Corrado Passera
per la Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per la Coesione territoriale
f.to il Ministro Fabrizio Barca
per il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
f.to il Vice Ministro prof. Michel Martone
per la Regione Autonoma della Sardegna
f.to il Presidente dott. Ugo Cappellacci
per la Provincia di Carbonia Iglesias
f.to il Presidente ing. Salvatore Cherchi
per i Comuni del Sulcis Iglesiente
f.to il Sindaco del Comune di Villamassargia sig. Franco Porcu
3. ALLEGATI
3.1. Ricognizione degli interventi e degli investimenti - Quadro degli interventi
Il quadro complessivo degli interventi del Piano Sulcis ammonta a 451,007 euro/mln di cui 233,307 euro/mln deliberati su risorse regionali e locali (DGR 33/45 del 31.07.2012) e 217.700 euro/mln da deliberare su risorse nazionali (FSC 2007-13 e PON SIL 2000-2006):
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Risorse regionali FSC 2007-13 PON SIL2000-06
INTERVENTI e locali(*) Piano strat. Sulcis e restituzione imprese
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INTERVENTI DELIBERATI 233,307
DGR 33/45 Piano Sulcis
Salvaguardia e rilancio
del polo industriale esistente 20,000
Progetto integrato miniera-centrale
stoccaggio C02 - CCS Sulcis 8,356
Metanizzazione progetto GALSI
Bonifica aree minerarie dismesse 177,668
Infrastrutture per lo sviluppo locale 17,284
Progetti integrati di sviluppo locale 10,000
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INTERVENTI DA DELIBERARE
(delib. programmatica CIPE n. 93/2012) 127,700
Interventi invarianti 38,000
Portualità Portovesme 7,000
Area franca doganale Portovesme 1,000
Allargamento SS Carbonia-SanGiovanni
Suergiu-Giba 30.000
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Interventi in istruttoria da valutare ai fini
della loro eventuale invarianza e call for proposal 89.700
Sistema portuale turistico Sulcis
Infrastrutture Porto Sant' Antioco
Realizzazione dì progetti su CalI for
Proposal
SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE
DI INVESTIMENTI PRODUTTIVI 90,000
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Totale 233,307 127,700 90.000
(*) Incluse delibere settoriali FSC
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