SARDEGNA INDUSTRIALE n. 1-2/2013 - 30 Aprile 2013
Parco Geominerario: una risorsa per l'isola
di Alberto Monteverde
L’Ente Parco – Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna è nato per tutelare e valorizzare non solo la memoria di una straordinaria epopea mineraria ma anche il contesto naturale ove tale impareggiabile vicenda industriale ed umana si è dispiegata.
Per tale motivo nell’ottobre del 1997, a Parigi, l’Assemblea Generale dell’Unesco ha riconosciuto il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna quale “Primo Parco della rete mondiale dei geositi-geoparchi”. Le diverse zone del Parco, che comprendono oltre ottanta Amministrazioni comunali, con i loro 3500 Km2 ne fanno uno tra i parchi nazionali più estesi e vari d’Italia.
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Antonio Granara, commissa- rio straordinario del Parco Geominerario Storico e Am- bientale della Sardegna |
I progetti in campo - Un grande lavoro si va compiendo allo scopo di offrire ai visitatori ed ai potenziali investitori un volto nuovo, interessante e, per molti versi, inedito dell’Isola. Tale fervore presuppone una intensa attività di progettazione e pianificazione che il Parco Geominerario, con il commissario straordinario Antonio Granara, coadiuvato dal direttore Francesco Usalla, sta portando avanti in sinergia con la Regione, gli enti aventi analoghi obiettivi e le amministrazioni locali.
Particolare importanza riveste l'intensa attività di progettazione nonché di intermediazione e raccordo svolta dal Parco nei confronti dei diversi stakeholder attivi sul territorio.
Si segnala la partecipazione, in qualità di capogruppo, a bandi comunitari riguardanti la sentieristica, la promozione del territorio e la tutela delle biodiversità per l’acquisizione di finanziamenti, con la presentazione di sei articolati progetti.
Nell’ambito della collaborazione con i diversi Enti locali, il Parco ha inoltre previsto nella propria pianificazione triennale la redazione di un Piano generale della sentieristica con l'implementazione degli interventi di carattere storico-culturale e di recupero di siti minerari, naturalistici ed economici.
In esecuzione di un accordo di programma siglato lo scorso anno con il Gruppo di Azione Locale del Sulcis, si stanno portando avanti una serie di interventi con una fattiva collaborazione che prevede il cofinanziamento ed una attività progettuale sinergica negli ambiti della tutela, della promozione e della cooperazione transazionale.
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Impianti della miniera di Monteponi, ad Iglesias | Un ulteriore risultato degno di nota è la recente sigla del protocollo d’intesa con il Centro di programmazione regionale. L’accordo è finalizzato allo sviluppo di tecnologie innovative per interventi di bonifica e di ripristino ambientale, riassetto del territorio e percorsi di economia sostenibile nelle varie aree del Parco.
Lo scorso gennaio è stata presentata la stima di massima del primo progetto concordato denominato “Lavorazioni industriali e recupero ambientale. L’opportunità delle discariche minerarie della Sardegna”, volto a verificare su scala preindustriale la possibilità di recuperare minerali a valenza economica.
A margine della proficua attività di collaborazione istituzionale, l’Ente Parco è stato inoltre indicato dalla Regione Sardegna quale interlocutore necessario nelle attività di pianificazione e monitoraggio degli interventi che saranno posti in campo dall’amministrazione regionale a favore dei territori di competenza del Parco.
All’inizio di quest’anno è stato infine sottoscritto tra la Regione Sardegna, i Comuni interessati e l’Igea spa. un accordo di programma denominato “Piano strategico sovracomunale” per il territorio del Guspinese-Arburese, diretto a realizzare un programma di interventi destinati alla salvaguardia ed alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della aree ex minerarie e nel contempo favorire nuove opportunità economiche.
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Strutture esterne della miniera Rosas, a Narcao
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La salvaguardia della memoria - Grande attenzione è riservata dal Parco alle progettualità di natura squisitamente culturale. In tale ottica, appare significativa la fattiva collaborazione con l’Igea spa, volta non solo alla implementazione e valorizzazione dell’Archivio minerario di Monteponi, recentemente inaugurato e aperto al pubblico, ma anche alla realizzazione di due nuove strutture museali destinate ad ospitare il Museo dei Modelli di miniera e l’Esposizione delle Macchine di miniera.
Il polo archivistico e museale di Monteponi si candida dunque a divenire il più importante custode della memoria per quel che riguarda le attività industriali e minerarie della Sardegna, un impareggiabile giacimento culturale, autentica risorsa di riferimento per tutte le iniziative che saranno poste in campo dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.
Foto di: n. 1, Elisabetta Messina; n. 2, Alberto Monteverde; n. 3, Uff. stampa Provincia C.I.
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