Editoriale
- Con i suoi due impianti di incenerimento, uno a Macomer e l’altro nell’area industriale di Cagliari, la Sardegna nel 2005 ha trattato complessivamente 188 mila tonnellate di rifiuti urbani, il 21,5 per cento cioè della produzione complessiva regionale.
Nella graduatoria nazionale l’isola, per numero di inceneritori e per quantità di rifiuti urbani trattati da impianti termici, si colloca ai primissimi posti, superata soltanto da Lombardia, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Nel Centro-Sud, la Sardegna supera abbondantemente le altre regioni; da sola, infatti, avvia all’incenerimento il 20% della quantità totale di rifiuti urbani termotrattati in tutto il Centro-Meridione. Sono dati che acquistano particolare rilievo se si pensa che la popolazione dell’isola supera di poco un milione e 600 mila abitanti.
Ma la quantità di rifiuti avviati all’incenerimento nell’isola potrebbe aumentare sensibilmente nei prossimi anni se sarà dato il via alla costruzione del nuovo impianto di Ottana, che dovrebbe sostituire quello ormai obsoleto di Tossilo-Macomer.
Continua...
|
Inceneritori: termovalorizzatori o termoinquinatori?
- I rifiuti urbani avviati all'incenerimento nei 50 impianti esistenti in Italia sono progressivamente aumentati nell'ultimo decennio, passando da 1,6 milioni di tonnellate nel 1996 ad oltre 3,8 milioni nel 2005. Negli ultimi anni c'è stata però una vera e prpria levata di scudi contro la costruzione di nuovi impianti, anche alla luce di recenti studi che mettono sotto accusa queste strutture per motivi non solo di tutela della salute pubblica ma anche di convenienza economica. Continua...
|