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10/6/2016 – Ambiente: cinque comuni sardi fra le località a cinque Vele

 

Domus de Maria, con le bellissime spiagge di Chia, domina la classifica stilata da Legambiente e Touring Club Italiano per l’assegnazione delle cinque Vele. Alla consegna delle bandiere, che si è tenuta questa mattina al parco di Villa Ada a Roma, la Sardegna ha fatto la parte del leone, con cinque Comuni tra le migliori località italiane a cinque vele: oltre a Domus De Maria, infatti, figurano Posada, Bosa, Baunei e Santa Teresa di Gallura. La Sardegna primeggia anche nella classifica dei comprensori turistici, con la costa Nord-occidentale e il Parco dell’Asinara.
Il riconoscimento tiene conto non solo del pregio naturalistico dei siti ma anche della buona gestione del territorio e in particolare delle spiagge, i servizi d’eccellenza, la raccolta dei rifiuti, la tutela dell’ambiente (ad esempio i sistemi dunali), la manutenzione dei centri storici e l’offerta enogastronomica.
 «Il mare della Sardegna è il più bello d’Italia e la qualità delle sue acque è impareggiabile – ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi –, ma a fare ulteriormente la differenza è il percorso verso un turismo sostenibile e di qualità intrapreso negli ultimi anni da amministrazioni locali e Regione, in particolare con la valorizzazione di parchi e aree marine protette. Ai Comuni premiati – ha aggiunto l’esponente della Giunta – rivolgo il mio plauso per aver preservato un patrimonio inestimabile e averlo accompagnato con la strutturazione di servizi adeguati e con la promozione di attrazioni identitarie, culturali, enogastronomiche che completano la vacanza in spiaggia».
«Le Vele blu attribuite alla Sardegna – ha commentato, dal canto suo, l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano –, mostrano con grande chiarezza l’effetto positivo della gestione dei siti e delle aree protette:  vengono cioè premiati i Comuni che improntano lo sviluppo sostenibile al centro del loro modello di scelte territoriali. Ciò significa che non si tratta solo di vincoli ma di vera e propria valorizzazione. L’Assessorato che dirigo sta programmando tutta una serie di fondi, da Natura 2000 a quelli per le zone umide, perché le risorse ci sono ma vanno investite rigorosamente in sostenibilità».