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16/4/2016 – Grande partecipazione di pubblico alla settima edizione di Skepto International Film Festival. Stasera proiezioni all’aperto dei corti finalisti e poi la premiazione

 

Si conclude oggi, a Cagliari, la settima edizione di Skepto International Film Festival, seguito sinora da un foltissimo pubblico di appassionati nelle due sale dell'Hostel e dell'Auditorium, nel quartiere Marina. 
Questo il programma della giornata conclusiva: 
- alle 11, nella saletta dell'Hostel Marina, saranno proiettati “I Corti freschi di Sardegna”, lavori fuori concorso che trattano di tematiche legate all'Isola. Tra questi, da segnalare "Nodas Launeddas in tempus de crisi". di Andrea Mura e Umberto Cao, e "Tempos", di Gabriele Incollu, confronto tra il mondo dei bambini di oggi e di 100 anni fa (1915-2015);
- alle 13, sempre all’Hostel Marina, gli incontri di filmmaker, operatori e semplici appassionati per “gli aperitivi cinematografici”;
- dalle 15, una lunga serie di corti con la proiezione delle sezioni Stile libero, Videoclip&music e Docushort, con i lavori documentaristici della selezione dedicata alla memoria del regista piemontese grande amico di Skepto, Alberto Signetto. Tra i cortometraggi di questa sezione da vedere "Rukan" di Hossein Jehani, sulle vicende dei campi profughi Yazidi in medio Oriente ed "Hermanos" di Marcus Fiebig, sull'incontro tra i bambini ormai cresciuti di un orfanotrofio boliviano; 
- alle 19, all'Hostel, ci sarà l'atteso incontro con lo sceneggiatore del film candidato a 16 David di Donatello "Lo Chiamavano Jeeg Robot", Nicola Guaglianone;
- dalle 21.30  inizieranno le proiezioni dei finalisti in contemporanea all'Hostel, all'Auditorium e all'aperto, in piazza San Sepolcro: tra i cortometraggi assolutamente da non perdere di questa categoria: "We can't live without cosmos" di Konstantin Bronzit, corto di animazione russo sull'amicizia tra due cosmonauti, che ha ricevuto una nomination agli Oscar 2016; "Dissonance" di Till Nowak, la storia di un musicista al confine tra il suo mondo interiore e la realtà. Ancora da vedere, "MeTube2" di Daniel Moshel, seguito del grottesco cult, pluripremiato nel 2013. "The chicken", della bosniaca Una Gunjak, sul regalo molto particolare ricevuto da una bambina per il suo sesto compleanno nella Sarajevo del 1993. 
La cerimonia di chiusura si terrà all'Auditorium, al termine delle proiezioni. Verranno premiati il vincitore assoluto e i migliori corti delle varie categorie.