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4/7/2015 – Situazione ambientale Iglesiente: Roberto Frongia (Riformatori sardi), colpevole disinteresse della Regione

 

«La Regione, chiaramente colpevole del mancato controllo della sua Società in house, ha assistito passivamente al depauperamento delle competenza dell’Igea, sancendo il suo sostanziale fallimento. Nonostante l’impegno profuso dall’ing. Antioco Gregu e poi dall’attuale commissario liquidatore, dott. Michele Caria, nominato con atto dell'Assemblea dei Soci del 10/12/2014, la situazione risulta, ancora oggi, al collasso a causa del disinteresse della Regione». 
Lo afferrma in un comunicato stampa l’avv. Roberto Frongia, del Centro studi Riformatori sardi, in relazione alla «drammatica situazione ambientale dell’Iglesiente a causa delle mancate bonifiche e dell’ulteriore carico di sostanze tossico-nocive presenti nella discarica alle porte di Iglesias di Genna Luas che ospita gli scarti di lavorazione dei fumi di acciaieria della Società Portovesme».
«È nota – prosegue Frongia – la matassa di norme e di interessi nati intorno alle bonifiche sarde: l’Igea, il Parco Geominerario, e l’Ati Ifras, rappresentano per i sardi una cocente esperienza di fallimento politico, legislativo e amministrativo». 
«In mancanza di significative azioni da parte dell’istituzione regionale – conclude l’esponente dei Riformatori sardi ed ex assessore regionale del Turismo –, si provvederà a ricorrere, ancora una volta, in ogni sede competente, per vedere riconosciuti i risarcimenti per i danni ambientali e perché vengano identificati gli eventuali reati derivanti dall'omissione di atti dovuti».