Anche il rapporto Istat , pubblicato su ”Reddito e condizione di vita”, conferma quanto la Cisl sarda ripete da molti mesi: il rischio di povertà o esclusione sociale in Sardegna è in aumento. Causa principale di questa crescita – si legge in un comunicato firmato dal segretario generale della Cisl regionale, Oriana Putzolu – è la mancanza di lavoro. La situazione di precarietà dei quasi 30 mila lavoratori in Cig e in ammortizzatori sociali e l’aumento della disoccupazione giovanile – precisa la nota – hanno fatto ingrandire il rischio di povertà o esclusione sociale, passato dal 30,1% del 2012 al 31,7% del 2013. Particolarmente grave – sottolinea il comunicato – lo stato di deprivazione dei sardi aumentato l’anno scorso di quasi 5 punti (dal 9,6 al 14,2). «La Regione – avverte il Segretario generale della Cisl – dovrà quindi mettere in atto urgentemente tutte le iniziative, anche straordinarie, per creare occupazione».
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