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9/9/2014 – Programma regionale di sviluppo: assessore Paci, creiamo condizioni favorevoli alle imprese

 

Il nuovo Programma regionale di sviluppo è stato il tema di un primo tavolo di consultazione fra la Regione e le parti sociali. All’incontro, coordinato dal vicepresidente e assessore del Bilancio, Raffaele Paci, hanno preso parte i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl. Il confronto è proseguito quindi con le associazioni imprenditoriali e di categoria. «I tre argomenti  fondamentali e strettamente connessi oggi in discussione – ha detto l’esponente dell’esecutivo regionale – sono il Programma regionale di sviluppo, l’assestamento del Bilancio 2014 e la preparazione della Finanziaria del prossimo anno. Senza una seria, trasparente manovra di bilancio – ha sottolineato Paci – non si riesce ad affrontare la crisi e non si possono portare avanti politiche attive di sviluppo». L’assessore – informa un comunicato – si è quindi soffermato sull’impianto della prossima legge Finanziaria rimarcando che si tratterà di una manovra armonizzata con i vari livelli dell’amministrazione dello Stato e con l’Europa: «Tratteremo esclusivamente risorse certe – ha precisato l’assessore – e cercheremo di realizzare un bilancio sempre più consolidato, efficiente ed organico. Inoltre, istituiremo un fondo per lo smaltimento dei residui passivi anche per soddisfare debiti commerciali in perenzione da anni. Sarà fondamentale per raggiungere questi obiettivi il superamento del vincolo del patto di stabilità nel 2015».
«Il Programma regionale di sviluppo  – ha aggiunto Paci – è un progetto di legislatura in progress. Al centro del programma ci saranno prima di tutto le persone, la filiera della conoscenza, la creazione di opportunità di lavoro, le politiche per una società più inclusiva, per la valorizzazione dei beni comuni, del territorio, delle reti infrastrutturali e delle istituzioni di alta qualità. Sarà fondamentale – ha concluso il vicepresidente – creare condizioni favorevoli alle imprese affinché possano lavorare in efficienza e, a questo proposito, la sburocratizzazione amministrativa non può che essere un passaggio decisivo».