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6/9/2014 – Vicenda Capo Frasca: Gruppo consiliare Centro Democratico, subito un referendum sulle servitù militari

 

«Esprimiamo tutta la nostra indignazione per la vicenda di Capo Frasca, e ci schieriamo a fianco del presidente della Regione nel rivendicare la sovranità dei sardi sulle proprie terre». Lo affermano in un comunicato i consiglieri regionali Roberto Desini e Anna Maria Busia del Gruppo del Centro Democratico del Consiglio regionale che si fanno promotori, a nome di tutto il partito CD, di un referendum popolare fra i cittadini che risiedono nelle zone occupate dalle servitù militari, «affinché i sardi possano far valere i propri diritti e decidere se ospitare o meno le basi militari nelle loro terre».
«Quanto successo nei giorni scorsi nell’area del poligono militare di Capo Frasca – affermano i due consiglieri del CD – è l’ennesimo schiaffo che lo Stato “regala” alla Sardegna e ai sardi. Concordiamo pienamente con la presa di posizione del presidente Pigliaru e con la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale per discutere di questo ultimo gravissimo fatto e delle servitù militari in generale. Il ministero delle Difesa – chiedono Desini e Busia – deve sospendere immediatamente, e almeno fino a ottobre, le esercitazioni belliche nelle basi sardi, in modo da non danneggiare ulteriormente la stagione turistica nell’Isola».
«Per il futuro – concludono i due esponenti del CD –, cerchiamo una soluzione che possa definitivamente risolvere il problema delle servitù militari in Sardegna, soluzione che potrebbe essere offerta dal più popolare degli strumenti democratici: il referendum».