Il decreto col quale il ministero dell'Ambiente aveva modificato l'atto istitutivo del Consiglio direttivo del Consorzio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna ha violato il principio di leale collaborazione e sussidiarietà tra istituzioni ed è stato adottato senza che la Regione Sardegna avesse espresso, come previsto dallo stesso decreto ministeriale, l'intesa sul nuovo testo. Lo ha stabilito il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso della Regione, disponendo il conseguente annullamento dell'atto. Nella stesura originaria dell'art. 7 del decreto si disponeva che il Consiglio direttivo del Parco fosse composto dal presidente e da 16 componenti di cui quattro in rappresentanza dei ministeri coinvolti (oltre all'Ambiente, quelli dell'Industria e delll'Università e ricerca), quattro proposti dalla Regione, quattro in rappresentanza dei Comuni e quattro delle Province. Il 16 ottobre 2001, il testo era stato modificato, disponendo che oltre al presidente facevano parte del Consiglio direttivo otto componenti, di cui quattro in rappresentanza dei ministeri, due della Regione e due degli Enti locali.
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