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26/10/2013 – PPS: Cappellacci, corretti errori e ripristinata certezza del diritto

 

«Condividere un percorso non significa abdicare alle proprie funzioni. Noi continueremo ad esercitarle e auspichiamo che la celerità dimostrata dal Ministero nell'intervenire nel dibattito sulla materia venga utilizzata soprattutto per imprimere un'accelerazione al percorso intrapreso».
Lo ha dichiarato stamattina il presidente Ugo Cappellacci, durante la conferenza stampa a villa Devoto per illustrare le iniziative che seguiranno l'adozione del nuovo Piano paesaggistico della Sardegna da parte della Giunta. «In questa materia – ha evidenziato il presidente – abbiamo competenza primaria e non devo chiedere il permesso a nessuno per approvare una delibera di Giunta. Noi abbiamo voluto coinvolgere in un percorso condiviso il Ministero e auspico che quest'ultimo non abbandoni la strada di una leale collaborazione istituzionale, anche in vista della redazione del Piano per le zone interne della Sardegna. In ogni caso il nostro lavoro non si interrompe. Il percorso che sta giungendo a compimento – ha aggiunto – é stato caratterizzato da una fase di partecipazione con i sindaci e tutti gli stakeholders, durato tre anni, durante il quale sono emerse le numerose criticità e gli errori della vecchia versione».
Il presidente ha espresso la volontà di proseguire il cammino nel segno della partecipazione: «Dalla data di pubblicazione sul Buras – ha spiegato – partirà un tour informativo che attraverserà l'isola per illustrare ai cittadini le novità introdotte.  Avvieremo altresì una serie di incontri con i sindaci della Sardegna affinché il processo di cambiamento avviato continui sul binario della partecipazione e della condivisione». Il presidente ha altresì aperto una pagina di Facebook "Piano Paesaggistico della Sardegna" per rappresentare anche sulla rete in forma più snella, oltre a quanto contenuto su sito istituzionale della Regione, questo processo di cambiamento, che parte dal rispetto dei valori della Sardegna. «Mettere ordine in questa materia – ha affermato – e rimuovere le numerose imprecisioni del vecchio Ppr significa far ripartire un settore che, secondo le stime più prudenti, conterebbe investimenti per 250 milioni di euro, un punto percentuale di Pil e la riattivazione di oltre 10 mila posti di lavoro».
«Ora i sardi – ha concluso il presidente – potranno contare su un piano che non nasconde sorprese, che individua uno per uno beni e vincoli e che ripristina la certezza del diritt».