«Le Regioni Speciali hanno chiesto l’esclusione dal patto di stabilità dei trasferimenti regionali in favore degli enti locali. Tale richiesta è stata recepita da tutte le Regioni e, se accolta, rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per i nostri territori. Considerata la gravissima crisi che ha interessato tutti i territori ed il bassissimo livello delle entrate a disposizione degli enti locali, i servizi sono attualmente garantiti solo grazie alla interazione istituzionale con le regioni e, in particolare, alla permanenza dei trasferimenti regionali. In alcuni questa azione rappresenta una voce di spesa particolarmente rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilità, i cui limiti massimi, drasticamente ridotti negli ultimi anni, impedirebbero oggi anche il regolare sostenimento della spesa obbligatoria». Lo ha detto l’assessore regionale della Programmazione, Alessandra Zedda, che ha poi sottolineato come sia assolutamente necessario che vengano adottate misure che correggano l’attuale disciplina del patto di stabilità, «in ragione delle motivazioni che stanno alla base di queste decisioni, del fatto che i destinatari dei servizi sono cittadini, imprese e territori e che occorre evitare il sorgere di nuove sperequazioni tra le diverse aree del paese».
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