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8/8/2012 – La Giunta regionale presenta il piano di rilancio per le aree in crisi

 

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci
Il  presidente  della  Regione,
Ugo Cappellacci
I programmi di rilancio delle aree in crisi della Sardegna sono stati presentati oggi alla stampa dal presidente della Giunta, Ugo Cappellacci, dal vice presidente e assessore della Programmazione Giorgio La Spisa e dall’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda.
Green economy, blue economy, filiere agroalimentari, turismo, formazione, servizi avanzati e infrastrutture: questi i settori strategici sui quali punta la Regione per il rilancio delle aree di crisi attraverso i Progetti di Filiera e Sviluppo locale. Trecentoquarantadue milioni per creare sviluppo e lavoro nelle aree del Sulcis, di Porto Torres, La Maddalena, Sardegna centrale e Tossilo.
«La situazione economica e sociale imponeva e impone ancora alla politica di non limitarsi alla pura e semplice gestione dello status quo – ha sottolineato, nel corso dell’incontro con la stampa, il presidente Cappellacci – ma di porre in essere un’azione straordinaria, fatta di scelte coraggiose, innovative e di rottura con il passato. L’azione della Giunta si svolge su tre piani
Giorgio La Spisa, vice presidente della Regione e assessore della Programmazione
Giorgio La Spisa, vice presi-
dente della Regione e asses-
sore della Programmazione
distinti, ma complementari tra loro: la salvaguardia di quelle realtà che possono essere ancora competitive sullo scenario regionale, nazionale ed internazionale; l’azione finalizzata a promuovere nuove opportunità di lavoro e di impresa; l’apertura di un confronto, anche conflittuale, con lo Stato sulle grandi questioni rimaste irrisolte per decenni come vertenza entrate, patto di stabilità, trasporti ed energia».
«Abbiamo avviato un percorso che anziché partire dall’alto, come accadeva in passato – ha spiegato l’assessore La Spisa – punta a creare sviluppo partendo dal basso attraverso il dialogo con tutti i territori. Nel 2009, in coincidenza della crisi, abbiamo individuato uno strumento nuovo, quello dei Progetti di filiera e sviluppo locale (Pfsl) sperimentato inizialmente con l’area di Tossilo per la quale sono stati spesi 70 milioni di euro. I risultati positivi ci hanno portato ad avviare la concertazione in tutti i territori nei quali sono state individuate le aree di crisi. È stato portato avanti un sistema di progettazione territorializzata che ha permesso di individuare in ogni zona gli interventi prioritari recependo i suggerimenti dei diversi territori e indirizzando le risorse in modo mirato».
L'assessore regionale dell'Industria, Alessandra Zedda
L'assessore regionale dell'In-
dustria, Alessandra Zedda
«Come risposta alla crisi – ha affermato l’assessore Zedda –  abbiamo adeguato il programma normativo alle esigenze del territorio. La ratio che ha ispirato questi “mini piani di rinascita” è quella di sostenere le potenzialità locali consolidando le infrastrutture (porti, strade, ferrovie) e curando gli aspetti energetici e ambientali. Il Piano Sulcis definisce una nuova strategia di sviluppo basata non solo sulla salvaguardia delle realtà industriali esistenti, ma anche sul rilancio della tradizione mineraria, e sull’individuazione di nuovi ambiti di eccellenza, su cui costruire nuove opportunità occupazionali. La realizzazione del progetto integrato miniera-centrale Ccs Sulcis, le opere di metanizzazione, il potenziamento delle infrastruture, la valorizzazione delle aree minerarie  dismesse, la promozione di nuove filiere produttive nel settore dell’agroalimentare e della portulità turistica sono, dunque,le principali linee d’intervento del progetto. Fondamentale sarà la sfida della partnership tra pubblico e privato nel realizzare le opere».