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25/7/2012 – Ricerca: interesse Nasa per tecnologie Università Cagliari e Crs4 per future esplorazioni spazio

 

Alcune delle tecnologie sviluppate e brevettate nell’ambito del progetto Cosmic sono tra quelle prese in considerazione per i futuri “lander” lunari dalla Nasa, nell’ambito dell’Isecg (International space exploration coordination group), a cui partecipano 14 agenzie spaziali. Si tratta, nello specifico – informa un comunicato –, di tecnologie e processi che saranno montati su veicoli in grado di raggiungere la superficie lunare atterrando in modo autonomo e permetteranno sia la produzione di elementi strutturali utilizzando risorse reperibili in situ sia l’incremento della percentuale di ilmenite (un ossido misto di ferro e titanio già presente sul suolo lunare) necessario anche per la produzione di ossigeno con altre tecnologie consolidate.
Il progetto Cosmic – partner l’Università di Cagliari, il Crs4, il Cnr, l’Istituto tecnico industriale “E. Fermi” di Fuscaldo e la Corem srl – è finanziato a partire dal 2009 dall’Agenzia spaziale italiana con 500 mila euro, ed è volto allo studio di nuove tecnologie per l’esplorazione umana dello spazio.
La domanda di brevetto internazionale del 2011 “Fabrication process of physical assets for civil and/or industrial structures on the surface of Moon, Mars and/or asteroids” – inventori: Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù, Massimo Pisu e Claudio Zanotti, è stata giudicata completamente inventiva e brevettabile dal preposto ufficio brevettuale. Il brevetto riguarda la realizzazione di elementi strutturali utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Luna, Marte e/o asteroidi mediante l’utilizzo di risorse reperibili in situ.
Il 24 luglio 2012 – informa ancora la nota – è stata depositata a livello internazionale la domanda di brevetto “A process for the production of useful materials to sustain manned space missions on Mars through in-situ resources utilization” – inventori: Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu. Il brevetto riguarda un procedimento per ottenere prodotti (ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile) utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte mediante l’utilizzo di risorse reperibili in situ.