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Viva preoccupazione viene espressa in un comunicato da Confindustria Sardegna centrale per la soppressione dell’autonomia dell’istituto comprensivo Amaldi e il suo accorpamento ad altri istituti superiori, «mortificando quindi l’unico Istituto Tecnico Superiore attivato in Sardegna». «Una scelta – sottolinea la nota – nemmeno obbligata dalla normativa e quindi ancora più incomprensibile».
«Oltre a danneggiare un patrimionio di offerta formativa – evidenzia l’organizzazione degli industriali – è inspiegabile questo depotenziamento che colpisce l’ITS per l’efficienza energetica. Tutto questo accade in un particolare momento in cui si cerca di difendere proprio le infrastrutture energetiche locali, consapevoli del fatto che si tratta di importanti volani di sviluppo e rilancio del territorio».
«Non intervenire – avverte il comunicato – equivale ad un grave danno per l'ITS, compromettendo gravemente le prospettive di sviluppo e indebolendone la credibilità».
«È necessario – è l’auspicio di Confindustria Sardegna centrale – intensificare tutti gli sforzi anche da parte dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Sergio Milia, affinchè si garantisca all’ITS Amaldi la necessaria autonomia organizzativa e scongiurare anche l’ipotesi – tutt’altro che remota – di eventuali trasferimenti di questo Istituto in altri territori».
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