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«Altro che spending review, questa è una vera e propria rapina. In barba alle leggi e allo Statuto regionale, il governo nazionale continua a spremere i sardi e persevera nel rifiutarsi di versare all'Isola i soldi della vertenza Entrate: 1,5 miliardi di euro. Anzi, adesso lo Stato, trincerandosi dietro l'esigenza di tagliare e razionalizzare la spesa, tenta maldestramente di cancellare il debito che ha con la Sardegna». Lo dice il vice presidente del Consiglio regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, commentando il provvedimento adottato nella notte dall’esecutivo nazionale. «Il governo sappia che i soldi che lo Stato deve restituire alla Sardegna non sono trattabili – aggiunge il vice presidente – ma devono essere versati senza perdere un minuto. Se così non sarà – conclude Cossa – già dalle prossime ore è il caso di chiudere con la tattica della diplomazia e passare all'azione contro uno Stato che si ricorda della Sardegna solo quando deve battere cassa, lasciandosi dietro solo macerie e distruzione».
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