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21/6/2012 – Imu: Cappellacci, viola la Costituzione e lo Statuto sardo

 

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci
Il  presidente  della  Regione,
Ugo Cappellacci
«L’Imu viola la Costituzione e lo Statuto Sardo. Per questo l’imposta sulla casa rappresenta un altro fronte di quella “Vertenza Sardegna” aperta con il Governo italiano che ancora una volta viola la Costituzione».
Lo ha dichiarato – si legge in un comunicato – il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che ha ricordato come la Sardegna, a seguito di un confronto con le Regioni a Statuto Speciale e delle Province Autonome, nel febbraio scorso abbia già presentato ricorso alla Corte Costituzionale.
«L’applicazione del tributo – ha spiegato Cappellacci – risultava inizialmente subordinata all’adozione di specifiche modalità da parte delle stesse autonomie speciali al fine di garantire, tra l’altro, il necessario coordinamento Stato-Regione e, soprattutto, la considerazioni dei livelli di reddito e dei costi connessi all’insularità. Tale previsione – ha precisato il Presidente – è stata invece modificata senza più prevedere alcuna procedura e stabilendo invece l’applicazione immediata a tutti i comuni su tutto il territorio nazionale.  Risultano così violati gli articoli 7 e 8 dello Statuto sardo, che garantiscono alla Regione un’adeguata autonomia finanziaria e altresì gli articoli 117 e 119 della Costituzione che confermano l’autonomia economico-finanziaria e attribuiscono alla Sardegna la competenza concorrente nella materia del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario».
Il Governatore denuncia inoltre la violazione dell’art. 3 dello Statuto che attribuisce alla Sardegna la competenza in materia di ordinamento degli enti locali e l’esclusione del regime di compartecipazione previsto dall’art. 8 dello Statuto. «Nel caso di questo articolo – ha osservato il Presidente, riferendosi alla norma sulle Entrate oggetto anche di una diffida e messa in mora presentata al Governo – siamo in presenza di una vera e propria recidiva. È assolutamente necessario contrastare l’ondata di provvedimenti che, violando le prerogative delle Regioni a Statuto speciale, vanno a incidere pesantemente nella vita quotidiana dei cittadini. È una deriva inaccettabile – ha concluso –, che vedrà la netta opposizione della Sardegna in tutte le sedi competenti».