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13/7/2011 – Consorzi industriali: la Giunta regionale approva un radicale disegno di legge di riforma

 

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci
Il  presidente  della  Regione,
Ugo Cappellacci
Si chiameranno ALSI (Azienda Locale di Sviluppo Industriale) i nuovi soggetti giuridici che sostituiranno i Consorzi industriali provinciali. Le ALSI saranno a tutti gli effetti Enti Pubblici economici con autonomia finanziaria patrimoniale, amministrativa e contabile, personalità giuridica e patrimonio proprio. Saranno dotate di organismi propri di gestione e controllo, così come di bilanci ed autonomia imprenditoriale. Dovranno essere in grado di operare secondo le regole di diritto privato, e dotati di funzioni pubbliche di programmazione dello sviluppo economico anche attraverso l’adozione di specifici strumenti di pianificazione urbanistica.
È quanto è contenuto in un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale sulla riforma dei Consorzi Industriali Provinciali. La legge 10 del 2008 che sancì il primo passo di riforma – spiega un comunicato – è fatta salva per la sua portata innovatrice, ovviamente nelle parti in cui non contrasta con il testo normativo appena approvato: «Il presente disegno di legge – sottolinea il presidente Ugo Cappellacci  – è finalizzato in primo luogo a contribuire allo sviluppo competitivo delle imprese regionali che al momento appaiono troppo esposte alla concorrenza globale perché in prevalenza risultano caratterizzate da modeste dimensioni, e concentrate in settori tradizionali. L’obbiettivo è quindi quello di rendere la funzione delle aree industriali più attuale, innovativa, razionale e dinamica, in modo da agevolare un incremento dello sviluppo secondo i principi di legalità, trasparenza, qualità, economicità e virtuosità per favorire la ripresa socio-economica e produttiva dell’intera Regione».
«La Regione – aggiunge, dal canto suo, l’assessore regionale dell’Industria, Oscar Cherchi – considera la riforma organica delle politiche locali e regionali una necessità imprescindibile per lo sviluppo economico delle imprese. I Consorzi industriali, così come sono strutturati attualmente, non rispondono alle esigenze più urgenti degli operatori economici. Finora si sono limitati a svolgere la funzione di mere agenzie immobiliari. Questa riforma persegue l’obiettivo di adeguare gli stessi alle mutate esigenze, fornendo supporti a 360 gradi per mettere  in condizione le imprese di svolgere al meglio le loro attività, nell’interesse della comunità e del sistema produttivo isolano. La riforma si inserisce in un programma più ampio che vede il sistema industriale sardo inserito in un piano globale di rilancio con al centro la necessità di riconvertire l'attività produttiva oramai vecchia e troppo poco competitiva».