In linea con gli accordi siglati di recente con il ministero per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione e il Tribunale di Cagliari, la Regione Sardegna si appresta a estendere il programma di innovazione anche a tutto il sistema della giustizia nell’isola. Lo ha anticipato l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Mario Floris, che stamane ha incontrato il procuratore generale della Repubblica, Ettore Angioni, e la presidente della Corte d’appello di Cagliari, Grazia Corradini, per realizzare interventi di innovazione tecnologica che consentano di migliorare l’efficienza dell’azione giudiziaria, con particolare riguardo alla riduzione dei tempi di lavoro e abbattimento dei costi per il funzionamento dell’Amministrazione della giustizia. L’iniziativa – informa un comunicato – sarà formalizzata a breve con la firma di un protocollo d’intesa che, rafforzando la collaborazione tra le pubbliche amministrazioni centrali e locali, favorirà la semplificazione amministrativa e la modernizzazione dell’apparato giudiziario per il miglioramento dei servizi offerti al cittadino, anche nel campo della magistratura. «L’accordo – ha sottolineato l’assessore Floris – rientra tra le finalità previste dal Piano ministeriale "e-Gov 2012" che, anche recentemente, in occasione della firma a Roma del protocollo d’intesa con il ministro Renato Brunetta, ha accreditato la Sardegna come regione leader, a livello nazionale, sia nel processo di ammodernamento tecnologico nell’e-governament, sia nell’ambito delle attività di promozione della cultura della legalità per il miglioramento degli strumenti e dei sistemi di prevenzione della corruzione e delle altre forme di illecito che incidono su una corretta azione amministrativa».
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