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25/11/2010 – Manovra finanziaria: giudizio negativo da parte di Province e Comuni, valutazione positiva degli istituti di credito

 

Il presidente di Anci Sardegna, Tore Cherchi
Il presidente di Anci Sardegna,
Tore Cherchi
Province e Comuni hanno espresso un giudizio negativo sulla manovra finanziaria nel corso dell'audizione odierna alla Commissione Bilancio del Consiglio regionale, mentre una valutazione complessivamente positiva è stata espressa dagli istituti di credito. Sono stati sentiti in successione – informa un comunicato – i vertici di Anci Sardegna, Ups,  Sfirs, Abi Sardegna, Banca di credito sardo.
Il presidente dell’Anci, Tore Cherchi, ha manifestato il suo apprezzamento per la legge recentemente licenziata dal Consiglio sul patto di stabilità perché «va nella direzione giusta, anche se non risolve tutti i problemi e andrebbe quindi maggiormente territorializzata per integrare la finanza locale con quella regionale». Secondo Cherchi  il problema urgente da affrontare sarebbe rappresentato dall’arretrato dei pagamenti regionali ai comuni. «Si tratta – ha dichiarato – di un problema governabile, ma occorre stabilire delle priorità nei pagamenti, considerando per primi quei comuni soggettial patto di stabilità».
Il presidente dell’Anci ha spiegato infatti che in molti comuni «l’entità dello sfondamento del patto di stabilità coincide con il credito vantato nei confronti della Regione». «La cifra, secondo i nostri dati – ha precisato Cherchi –, si assesta su un totale di 50 milioni di euro». Ha poi concluso sottolineando che «allo stato attuale, il nostro giudizio sulla manovra è negativo, in relazione alle questioni riguardanti il Fondo unico e i tagli prospettati».
Anche per il vicepresidente dell’Ups, Ignazio Congiu, il  giudizio complessivo sulla finanziaria è negativo. «Non condividiamo – ha dichiarato – la proposta di bilancio, ed esprimiamo un parere negativo sui contenuti della finanziaria e sulle scelte che essa sottende». Congiu ha evidenziato la necessità di un maggiore confronto per recuperare il rapporto di fiducia con la Regione. «Decidiamo quali siano i sacrifici da mettere in atto, ma chiediamo di avere voce in capitolo sulla direzione che questi debbano prendere». 
Il  presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, ha illustrato, dal canto suo,  l’operato della società finanziaria regionale esprimendo soddisfazione per i fondi Frai , «uno strumento che ha dato ottimi risultati», e per il funzionamento del microcredito, indicando come dato positivo il fatto che dopo «dieci giorni dalla pubblicazione del bando siano stati esauriti i 10 milioni di euro stanziati». Secondo Tilocca procedono nella giusta direzione anche le metodologie messe in campo per i fondi di garanzia, i contratti di investimento e il nuovo bando della legge 40, che ha già registrato 18 domande.
Una valutazione complessivamente positiva sulla finanziaria è stata espressa anche dal presidente di Abi Sardegna, Natalino Oggiano,  «per l’attenzione ai temi del lavoro, socio-assistenziali, della sanità e per l’incremento della dotazione finanziaria alle imprese turistiche». Ha però sottolineato come elemento negativo la scarsa dotazione di risorse al settore dell’artigianato, ribadendone l’importanza per l’economia della Sardegna, e ha dichiarato la necessità di intervenire sui ritardi dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione.
Infine, il direttore generale della Banca di Credito Sardo, Giuseppe Cuccurese, ha espresso soddisfazione per una finanziaria che «guarda non solo al presente ma soprattutto al futuro». Cuccurese ha individuato tra gli elementi di positività il sostegno alle imprese e l’attenzione ai progetti di start up, come il bando Europeando, e l’incremento del Fondo di venture capital per le imprese innovative.