«Il sistema industriale sardo sembra risentire dell’onda lunga della crisi che sta colpendo con particolare veemenza alle sue fondamenta la base produttiva regionale, a partire dalle grandi industrie dei principali siti produttivi dell’Isola, con gravi ripercussioni anche sulle piccole e medie imprese. Questo deve convincere a rafforzare gli sforzi di noi tutti per avviare politiche economiche in grado di sostenere adeguatamente il nostro sistema economico». Lo ha detto il presidente di Confindustria Sardegna, Massimo Putzu, commentando i dati Istat sulle forze lavoro dai quali si rileva che nell’isola l’industria in un solo trimestre ha perso 17.820 addetti (-4.610 su base annuale) dei quali ben 13.234 nell’industria in senso stretto (-6.662 su base annuale). «Ciò evidenzia – ha aggiunto Putzu – il perdurare di una crisi che nella nostra regione non ha ancora affievolito la sua spinta. Il tutto a fronte di una ripresa che, come evidenziato dal Centro Studi Confindustria nazionale, sarà “lenta e faticosa, in salita e ostacolata da venti contrari”». «I passi fatti in questi mesi e alcuni degli interventi messi in campo, da ultimo la rapida approvazione della Finanziaria regionale, costituiscono – ha concluso il presidente di Confindustria Sardegna – una buona base dalla quale partire per rafforzare un’azione che, sempre più, nei prossimi mesi dovrà essere rivolta ad un recupero di competitività».
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