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Definire assieme il percorso per un rilancio del polo industriale di Porto Torres che non contrasti con i processi di pianificazione strategica a lungo termine elaborati dal territorio; rimuovere gli impedimenti amministrativi e politici che sinora hanno impedito di avviare le bonifiche. Sono gli obiettivi che dovranno raggiungersi attraverso incontri periodici, concordati nel corso di un incontro avvenuto questa mattina a Sassari, fra una rappresentanza del territorio costituita dal presidente della Provincia, Alessandra Giudici, dai sindaci di Sassari, Gianfranco Ganau, e di Alghero, Marco Tedde, e dall’assessore Tonino Tanda, del comune di Porto Torres, ed una delegazione delle industrie del polo petrolchimico, di cui facevano parte: Alberto Maria Alberti, amministratore delegato di Polimeri Europa, affiancato da Carlo Mezzadra, direttore delle Risorse umane; Davide Calabrò, che in Eni si occupa di Organizzazione, Risorse umane e Relazioni industriali; Enrica Barbaresi, che all’interno della Direzione per le Relazioni istituzionali di Eni si occupa, in particolare, dei rapporti con gli Enti locali.
«Da oltre un anno chiediamo di poterci incontrare con voi per sapere con precisione quali siano le reali intenzioni su Porto Torres», hanno sottolineato i rappresentanti delle quattro istituzioni locali, secondo i quali «l’augurio è che l’appuntamento odierno sia l’avvio di un nuovo corso che ci consenta di dialogare con più frequenza e con maggior profitto». Ma la collaborazione col territorio e coi suoi rappresentanti – si legge in una nota congiunta della Provincia e dei Comuni interessati – sarebbe anche nei piani di Eni, come è emerso dalle dichiarazioni di intenti dei suoi rappresentanti.
Non è bastato il primo approccio, ovviamente, per eliminare le distanze prodotte dall’acuirsi della crisi in cui è piombato il polo petrolchimico nell’arco degli ultimi dodici mesi, «anche perché il vostro progetto – hanno precisato Giudici, Ganau, Tedde e Tanda – iniziamo a conoscerlo soltanto oggi e lo potremo valutare solo dopo aver ricevuto informazioni più dettagliate».
L’ipotesi di lavoro – precisa infine il comunicato – prevede che entro l’anno possano essere fissati altri due incontri per poter approfondire i temi che sono sul tavolo delle trattative.
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