La Regione ha convocato un tavolo tecnico per incontrare i rappresentanti dell’Ati Ifras e delle organizzazioni sindacali, in merito al ricollocamento di 440 lavoratori che operano nell’ambito del Parco Geominerario. Al termine di una lunga riunione – si legge in un comunicato della Regione – i sindacati hanno mostrato un positivo accoglimento delle proposte formulate dal Presidente Soru e dagli assessori regionali dell’Ambiente, Cicito Morittu, dell’Industria, Concetta Rau, e del Lavoro, Romina Congera. Con i vincoli imposti dalle normative europee, che non hanno permesso l’impiego di tutti i fondi del programma “Sardegna fatti bella” a favore di Ati Ifras, alla luce delle difficoltà mostrate dall’Ati Ifras nel collocamento definitivo dei 440 dipendenti, la Giunta – si legge nella nota – ha proposto alcune soluzioni, in attesa che il Governo nazionale nomini il Presidente Soru Commissario straordinario per le opere di bonifica dei siti minerari dismessi: un provvedimento che consentirebbe alla Regione di attuare alcuni progetti di ripristino ambientale. Secondo la proposta formulata ieri, che attende una risposta da parte delle organizzazioni sindacali, 120 lavoratori verrebbero impegnati in opere di bonifica mineriaria nel Sulcis Iglesiente. Almeno 150 potrebbero trovare impiego nelle opere di bonifica dai rifiuti dispersi nell’ambiente, attraverso una società “in house”, strumento pubblico e affidataria delle risorse. Un centinaio di lavoratori, a rotazione, beneficerebbero della Cassa integrazione guadagni. Per altri 20-30 è prevista la verifica per il prepensionamento, mentre dieci (secondo accordi siglati un anno fa) verrebbero assorbiti nella Pubblica amministrazione. I restanti, una trentina, sarebbero impiegati in prosecuzione dei lavori edili avviati tempo addietro e ancora da completare. Domani o giovedì – conclude il comunicato – sarà convocato un nuovo incontro tra Regione, Ati Ifras e sindacati per definire gli aspetti tecnici e raggiungere un accordo in tempi brevissimi, in modo da impiegare i lavoratori attualmente in cassa integrazione sin dall’1 gennaio 2008.
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