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«La lotta dei lavoratori della miniera di Silius è la lotta dell’intera popolazione del Gerrei. Per queste ragioni la miniera non può e non deve chiudere e i lavoratori non possono e non devono essere licenziati». Lo sostiene un comunicato della Federazione di Cagliari del Partito di Rifondazione comunista, in cui viene espresso ampio sostegno e partecipazione nei confronti dei lavoratori della miniera di Silius «ancora una volta in lotta per la difesa del posto di lavoro, messo a rischio dal perdurare della crisi aziendale e dal pericolo di chiusura dell’attività estrattiva».
Nella nota viene espressa «forte preoccupazione per il protrarsi dei tempi di attuazione degli accordi già sottoscritti tra Sindacati e Giunta regionale, finalizzati al rilancio dell’attività produttiva dei cantieri minerari» e alla ricerca «di ogni utile iniziativa che porti ad una rapida soluzione della vertenza con il pieno reintegro nel posto di lavoro di tutti i minatori nei tempi più celeri possibili».
«In un’area geografica particolarmente sensibile come quella del Gerrei, caratterizzata da una struttura sociale ed economica molto fragile, la miniera di fluorite di Silius – conclude la nota – rappresenta, ancora oggi, l’unica attività lavorativa possibile per centinaia di lavoratori, quindi di sostentamento e di prospettiva di vita e di futuro per le popolazioni locali».
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