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20/4/2007 – Artigianato: Rassu, la Giunta aumenti a 100 milioni le risorse per il settore

 

«Le risorse nel Bilancio regionale 2007 e destinate al settore Artigiano, risultano essere dimezzate rispetto al Bilancio 2006 e questa proposta dalla Giunta regionale, non trova attualmente nessuna giustificazione plausibile». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Rassu, che ha precisato, in una dichiarazione, come il comparto vanti comunque nell’isola oltre 42 mila imprese, con una crescita esponenziale nell’ultimo lustro del 30% di piccole imprese con un incremento di 12 mila unità lavorative, per un totale complessivo di  95 mila addetti.
«Le nuove norme di attuazione della legge regionale 51 – ha sottolineato Rassu –, risultano essere poco consone alla reale situazione in cui le imprese operano, in quanto erroneamente imputano a sportello massimali di spesa o di richiesta, e non, come deve essere, la dimensione dell’impresa. Le imprese artigiane – ha precisato il vice presidente – rappresentano il tessuto connettivo della nostra economia, benché sotto capitalizzate ed operanti per la quasi totalità all’interno del mercato locale».
«La crisi che ha riguardato nell’ultimo biennio il settore industriale, ha causato – ha aggiunto Rassu – la perdita di quasi 20 mila addetti, soprattutto nell’edilizia,  a causa di una politica ambientalistica estremista, avulsa dalla realtà, che concepisce in maniera museale e virtuale la conservazione e la tutela dell’ambiente. Proprio la “distrazione” di concerto con la politica che vuole essere adottata per il settore, evidenzia  inequivocabilmente il fatto che si vuole affossare la piccola e micro  impresa in quanto non in grado di reggere all’impatto del sistema se non incentivata e sostenuta».
«Con la chiusura dell’Istitituto sardo per l’artigianato, il comparto dell’artigianato artistico – ha detto il vice presidente del Consiglio regionale –  è ormai come una barca alla deriva così come i suoi centri pilota ormai chiusi, così come le cooperative che ad esso facevano capo, mentre l’Agenzia di Promozione, così come le altre agenzie, non è ancora strutturata».
«Da qui – ha concluso Rassu – la richiesta alla Giunta di adeguare le risorse di competenza del settore artigianato, elevandole almeno  a 100 milioni di euro, appena sufficienti a sopportare la domanda di incentivazione».