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«L’assessorato dell’Industria ha regolarmente trasferito alla Carbosulcis le risorse necessarie per sostenerne la gestione, con particolare riferimento agli investimenti necessari per la ripresa produttiva. L’ ultimo provvedimento, per quasi 16 milioni di euro, porta la data del 18 ottobre, e nei giorni immediatamente precedenti è stata autorizzata la ripresa dell’attività produttiva, per la quale si è appunto dovuto attendere il completamento degli investimenti necessari ad onorare il contratto di fornitura con l’Enel».
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Concetta Rau, in una nota dove fa il punto sulla situazione Carbosulcis.
«Per quanto riguarda invece l'organizzazione del personale – prosegue l’Assessore – si tratta di un aspetto che deve essere inquadrato nel più ampio scenario della procedura in corso per la privatizzazione della miniera e la realizzazione e gestione di un nuovo impianto energetico a carbone. Procedura che la Regione ha avviato, sin dall'inizio della legislatura, per il rilancio di un progetto abbandonato per anni, oggi recuperato e portato avanti con grande lavoro e forte determinazione».
«Grazie a questa intensa attività, iniziata con la proposta della Regione di inserire il progetto integrato miniera-centrale nell'ambito di un nuovo provvedimento normativo nazionale, si è giunti – conclude l’assessore Rau – alla definizione di un percorso preciso nella legge 80/2005. Legge il cui contenuto, per le parti che riguardano la Sardegna, è il frutto di un intenso lavoro tecnico di proposte ed emendamenti posto in essere da Regione e uffici del Governo nei frequentissimi incontri che si sono tenuti nel corso del 2005»
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