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Editoriale
Giancarlo Bussetti
Una nuova strategia per la portualità turistica
Unione nazionale cantieri e industrie nautiche
Per il Mezzogiorno una proposta degli imprenditori
Sergio Stagno
Una struttura comune per il rilancio del settore
Sergio Piras
Argos: un sistema per i porti in rete

 

Argos: un sistema per i porti in rete
Sergio Piras

 

Come già avvenuto negli ultimi trent’anni in altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo, anche in Italia si può assistere ad un crescente sviluppo del diporto nautico, che da prettamente elitario è divenuto via via un fenomeno di massa. È uno sviluppo che deve tuttavia confrontarsi direttamente con l’esigenza di una maggiore offerta di servizi legati alla nautica e più in generale alla fruizione della risorsa mare.

Mentre in altre realtà vi è stata una oculata quanto lungimirante programmazione degli interventi relativi alla portualità turistica (con il “Plan d’Aménagement du Littoral du Languedoc-Roussillon” in Francia sono stati realizzati oltre 65 mila posti barca perfettamente attrezzati), in nessuna parte d’Italia si sono avuti interventi organici.

La capacità ricettiva unita ad un aumento della qualità e della varietà dei servizi offerti ed alle infrastrutture indispensabili assume importanza strategica in una politica rivolta allo sviluppo delle attività turistiche e più in generale dei territori costieri.

Per comprendere meglio basta analizzare la figura del diportista medio. Generalmente ha investito nell’imbarcazione un capitale non trascurabile, vuoi per soddisfare un sogno di libertà e di evasione dallo stress quotidiano, vuoi per mostrare il proprio status. Se le motivazioni all’acquisto possono essere le più disparate, comuni sono invece le esigenze di ogni diportista, a prescindere dal tipo o dal valore dell’imbarcazione posseduta. Dal momento che una barca viene utilizzata per un tempo valutabile intorno al 5% della sua vita, questo tempo deve poter essere utilizzato al meglio, senza contrattempi e con meno problemi possibile. Il diportista cercherà quindi approdi che gli offrano un riparo sicuro per il proprio investimento, una cantieristica all’altezza della situazione, cultura professionale diportistica circa l’assistenza e la gestione dell’imbarcazione ed infine un’alta qualità dei servizi portuali.

È certo inconfutabile che la Sardegna sia in netto ritardo rispetto alla domanda dei diportisti; è vero altresì che gli sforzi rivolti alla creazione di infrastrutture in grado di offrire approdi serviti hanno prodotto un risultato non rilevante ma tangibile; infatti mettendo in relazione la disponibilità globale di posti barca con le presenze annuali, mentre la capacità ricettiva è soddisfacente, rimane tuttavia l’insoddisfazione dei diportisti.

È più che lecito affermare, infatti, che la struttura portuale in se stessa ha un’importanza relativa sul successo del porto, mentre ciò che davvero conta sono i servizi presenti e più in generale la qualità dell’ospitalità che si saprà offrire agli utenti.

Ecco allora che nell’isola molti preferiscono il senso di libertà della rada alla mancanza di servizi adeguati in porto. Ecco i porti vuoti durante l’inverno a causa della carenza di servizi di assistenza o di servizi turistici che rendono meno appetibili i nostri porti rispetto a quelli della Francia, delle Baleari o della Turchia. Ecco, ancora, opportunità di posti di lavoro che non si realizzano. e conti economici che non danno le dovute soddisfazioni. Ecco il peccato di eccessiva stagionalità dei flussi turistici. Questi sono principalmente concentrati nei mesi di luglio ed agosto ed in minor misura in quelli di giugno e settembre. Durante il resto dell’anno, come malauguratamente accade per buona parte delle attività turistiche, si assiste ad una drastica riduzione di presenze. Di conseguenza le strutture portuali effettivamente organizzate possono rivelarsi insufficienti durante i mesi estivi, mentre nel resto dell’anno sono utilizzate principalmente dai residenti, ovvero sotto utilizzate sia in termini di occupazione che di ritorni economici. Le grandi potenzialità offerte dalla varietà di ambienti presenti lungo i nostri 1.870 chilometri di costa, molto diversi fra loro e tutti di grande bellezza, sono sfruttate solo in piccola parte. Si constata la concentrazione dei porti turistici ben organizzati lungo alcuni tratti di costa, da mettere in relazione da un lato con la particolare conformazione che offre porti naturali, da un altro soprattutto con la presenza di imprenditorialità più evolute e mature. Se si considera che tali strutture sono anche le meglio organizzate e quindi in grado di offrire servizi diversificati e di buona qualità, è conseguente che gran parte del flusso di turismo nautico sia concentrato in quelle coste, moltiplicando così l’esigenza di organizzazione e di gestione ottimale dei servizi e delle risorse. Generandosi un tale ciclo virtuoso, cresce ancor più l’affollamento presso alcuni porti e il vuoto presso altri.

Pertanto se il vero problema non appare essere rappresentato dalla scarsità di porti in grado di offrire approdi, ma dall’inadeguatezza nell’organizzazione e nel modello di gestione degli stessi scali ovvero nella qualità dell’offerta, una soluzione è certamente quella di sviluppare fra gli operatori un diverso orientamento offrendo loro strumenti per applicare migliori metodologie gestionali e per garantire l’affidabilità dei servizi.

 Il sistema “Argos”

 Una sicura chiave di volta per il miglioramento globale dei servizi, come sempre accade nei sistemi complessi, è rappresentata sia da una corretta gestione interna delle informazioni che descrivono i processi organizzativi e operativi del porto, sia dalla possibilità di distribuzione all’esterno di tali informazioni attraverso gli odierni potenti strumenti telematici che ne consentono la fruizione agli utenti in qualunque momento e dovunque essi siano ampliando enormemente i servizi erogabili. Con la diffusione delle informazioni altresì si rende possibile la costituzione di una rete di connessione fra porti turistici, consentendo un’ulteriore moltiplicazione di servizi innovativi per gli utenti e quindi un’occasione di sviluppo e di cooperazione tra gli stessi porti.

Il sistema “Argos” (Architettura di rete per la gestione degli ormeggi e dei servizi), realizzato dalla Numera spa - Sistemi e Informatica del Gruppo Banco di Sardegna, è nato per soddisfare tutte queste esigenze con un triplice obiettivo:

– offrire uno strumento organizzativo e gestionale ai gestori dei porti attraverso una gestione automatizzata delle innumerevoli e complesse informazioni che “girano” in un porto e dei suoi processi operativi e organizzativi;

– consentire la creazione di una rete omogenea e integrata tra porti turistici, tra i porti e i vari enti che operano nel comparto, e infine tra tutti questi e gli utenti. Una rete aperta verso il mondo per permettere, ad esempio, al diportista itinerante di pianificare una crociera, di poter scegliere in base alle proprie esigenze il porto successivo dove fare scalo, di prenotare in maniera certa e sicura l’approdo;

– consentire, pertanto, il funzionamento di consorzi/agenzie di porti che senza uno strumento come Argos non potrebbero operare in modo efficace.

Argos si basa su un modello organizzativo e informativo basato su tre livelli: locale, centrale e distributivo.

Il livello locale, del tutto autonomo, permette di gestire i dati del singolo porto e rappresenta, da una parte, un fondamentale strumento per il gestore del porto, dall’altra, per l’utente, la garanzia di poter usufruire di un buon servizio ed una finestra aperta sul panorama delle possibilità offerte dal territorio, inteso in senso generale.

Il porticciolo turistico di Cala Verde, nel Golfo di CagliariRealizzato su uno o più personal computers collegati fra loro in rete locale ed installati presso le strutture portuali, è caratterizzato e valorizzato da procedure informatiche residenti che permettono di gestire gli aspetti gestionali, nonché amministrativi, di un moderno marina, con particolare riferimento alle diverse tipologie di proprietà (singolo concessionario, marina con azionisti/utenti, marina con proprietari di posto barca, ecc). Sintetizzando possono essere individuate le seguenti funzionalità principali: gestione dei clienti e delle imbarcazioni, degli arrivi e delle partenze, delle disponibilità e delle prenotazioni, delle imbarcazioni in transito, dei servizi, operazioni di fatturazione e servizio statistica.

Inoltre, il livello locale prevede la connessione geografica al livello centrale per accedere alle seguenti funzionalità: attingere alle basi di dati centralizzate con funzione di interrogazione e stampa delle informazioni (ad esempio, Portolano); accedere alla base dati contenente le notizie relative ai posti barca assegnati dai vari gestori dei porti come utilizzabili per la prenotazione da terzi; permettere l’inserimento e l’eliminazione dei propri posti barca a disposizione per le teleprenotazioni; permettere di accedere al servizio prenotazioni centralizzato per immettere prenotazioni e riceverne conferma; stampare tutta la documentazione relativa ad una crociera (itinerario, prenotazioni); predisporre periodicamente statistiche sull’utilizzo del servizio (prenotazioni richieste, prenotazioni accettate, prenotazioni scartate, presenze effettive, ecc).

Il livello centrale permette di mettere in comunicazione i vari porti per l’interscambio dei dati relativi alle disponibilità di ormeggi e quindi alla eventuale prenotazione; inoltre può mettere a disposizione una serie di banche dati, contenenti informazioni sul territorio che insiste intorno ai porti. Esso costituisce il più importante elemento di innovazione e di futuro successo del sistema Argos. La sua presenza associata al sistema distributivo rappresenta il vero salto di qualità. Sono infatti tali componenti di Argos che consentono di vedere il sistema portuale come un vero “sistema territoriale di servizi”: un sistema di cui ha bisogno l’utenza nell’affrontare un viaggio; un sistema di cui ha bisogno un territorio per sviluppare le proprie risorse e le proprie potenzialità in modo strategico e non episodico. Il livello centrale è lo strumento che permette:

– di avere una visione unitaria di tutte le informazione del sistema portuale territoriale;

– di poter accedere a tutte le eventuali altre reti collegate al server centrale;

– di produrre elaborazioni unitarie dei dati;

– di fornire un “service” centralizzato agli utenti;

– di gestire numerosi e contemporanei accessi alle informazioni da parti degli utenti lontani;

– di dare garanzia di essere funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.

I due livelli sono tra loro integrati ed interconnessi attraverso il livello distributivo, in termini di rete geografica capillare e di banche dati distribuite, atta a consentire la diffusione delle informazioni tra i gestori dei porti e verso gli utenti, secondo modalità semplici, di facile utilizzo, e soprattutto economiche.

Il livello distributivo costituisce il “sistema nervoso” attraverso cui transitano i dati e che permette una visione dell’intero sistema come un unico pool di risorse portuali distribuite in un territorio.

Considerata la vastità dei potenziali utenti e la distribuzione sul territorio delle risorse portuali, il livello distributivo necessita di una capillarità molto alta e, allo stesso tempo, che non comporti costi troppo elevati: deve essere basato, quindi, su una rete esistente e di basso costo. Tale rete oggi è Internet, sulle cui tecnologie anche Argos si basa.

Ciò significa, in definitiva, il poter gestire, da parte del diportista, al meglio una crociera potendo godere a pieno della vacanza, puntando sui porti e meno sulle rade. In termini generali la ricaduta sarà lo sviluppo del turismo nautico e conseguentemente una maggiore occupazione dei posti barca e l’aumento della presenza di turisti anche in zone attualmente non investite da flussi turistici rilevanti; inoltre è prevedibile il decongestionamento delle aree interessate da un carico eccessivo ed un allungamento della stagione.

Meglio si comprende adesso come Argos sia uno strumento determinante per una agenzia di porti turistici, in quanto esso funziona sia da raccoglitore di informazioni del sistema portuale dettagliate, gestite e affidabili presenti nei porti della rete, sia da strumento di gestione di queste informazioni, sia da loro distributore a una enorme massa di utenti.

Soprattutto Argos esiste già e funziona operativamente in numerosi importanti porti turistici pubblici e privati, nonostante la sua giovane età:

– nella penisola: Punta Ala, Foce Cecina, Lavagna, Porto Sole, Marina degli Aregai, Pescara;

– in Sardegna: Porto Rotondo, Porto Cervo, Villasimius, Portisco, Santa Teresa di Gallura, Palau.

Una rete pronta, e da cui partire per avviare una Agenzia dei porti sardi, quindi c’è già.