«La Asl unica va fatta e anche velocemente, perché è l’unico modo che ha la Sardegna per garantire ai sardi servizi efficienti senza sprechi e clientele». Lo ha affermato il coordinatore regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, che ha illustrato alla commissione Sanità del Consiglio regionale la proposta di legge presentata due anni fa dal suo gruppo. «Una proposta – ha detto Cossa – che per due anni è rimasta nel cassetto della commissione. Ci auguriamo che dopo aver perso due anni di tempo il Consiglio scelga il nostro come testo base». «Centralizzare e razionalizzare l’uso delle risorse umane e gli acquisti – ha aggiunto il coordinatore regionale dei Riformatori – è l’unico sistema per porre fine alla degenerazione del sistema, che costringe ogni anno migliaia di persone ad andare a curarsi in altre regioni italiane. È assurdo che i medesimi prodotti e servizi vengano pagati in modo diverso nelle diverse parti dell’Isola, e che si continuino ad assumere dipendenti amministrativi di dubbia utilità quando chiudono reparti o parti di essi perché mancano gli infermieri». «È importante – ha concluso Cossa – che gli operatori del sistema si sentano pienamente coinvolti nel processo di riforma, anche introducendo meccanismi di premialità che incoraggino tutti a rendere ai cittadini un servizio migliore dal punto di vista qualitativo e più efficiente e tempestivo».
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