«Crediamo fortemente in una Regione che sia sostenibile dal punto di vista energetico ma anche nel campo dell’edilizia. Oggi parliamo di bioedilizia, e il settore pubblico ha una grande responsabilità perché è il committente di gran parte dei lavori pubblici e allo stesso tempo detta le regole per i lavori privati». L’ha detto l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, aprendo al Convento di San Giuseppe, a Cagliari, il convegno “Edilizia sostenibile, la domanda pubblica si indirizza alla sostenibilità ambientale: le imprese sarde sono pronte?». Sull’edilizia sostenibile la Regione ha scommesso e puntato molto già nella fase della programmazione dei fondi europei 2014-2020. Con la Strategia di Specializzazione intelligente S3, infatti, ha individuato come il posizionamento competitivo dell’isola possa trovare fondamento sul concetto di “bioeconomia” mediante l’utilizzo sostenibile delle risorse disponibili. Temi centrali di questo indirizzo strategico sono sicuramente l’energia e l’edilizia sostenibile, affrontati anche nel Piano energetico ambientale regionale, di recente approvazione. «La nostra S3, la Strategia di specializzazione intelligente appunto, indica quali sono i settori nei quali nei prossimi anni la nostra regione può specializzarsi – ha sottolineato il vicepresidente della Regione –. Settori tradizionali come agroalimentare, turismo, beni culturali ma anche altri settori ad alta tecnologia come l’information technology, le app, i servizi informatici e l’aerospazio. Insieme a questi abbiamo lanciato l’economia sostenibile e infatti anche sul palcoscenico mondiale di Expo ci siamo presentati con i pannelli per la bioedilizia, dicendo così chiaramente dove vogliamo puntare. Vogliamo una Sardegna totalmente carbon free – ha concluso Paci – e lavoriamo con grande impegno in questa direzione».
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