Lettera aperta del Segretario Generale della Cisl Sarda, Oriana Putzolu, al Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla necessità di stipulare un nuovo patto d’onore tra Stato e Sardegna per la rinascita della regione. Un’iniziativa che deve vedere schierati, accanto alla Regione le forze sociali ed imprenditoriali dell’isola. «Molti Sardi, sicuramente i lavoratori aderenti alla Cisl, – si legge nella missiva – hanno accolto con favore la notizia che Lei ha deciso di dare – sia pure tardivamente rispetto alle emergenze dell’isola – “i due mesi” al Governo nazionale. Se entro il prossimo ottobre da Palazzo Chigi non arriveranno risposte e le promesse governative non si tradurranno in fatti concreti, Lei, la Giunta, la Regione “marceranno su Roma”». «La Cisl – scrive Oriana Putzolu – sarà al Suo fianco per chiedere la stipula di un nuovo Patto d’onore tra Stato e Sardegna per la rinascita dell’isola. È impensabile che Lei voglia affrontare da solo il confronto col Governo. Il Suo destino sarebbe segnato: diritto contro i “muri renziani” e l’impermeabilità della burocrazia ministeriale. Condizione imprescindibile di successo è che accanto a Lei, signor Presidente, ci siano le forze sociali e imprenditoriali, il fronte unito dei partiti di maggioranza e di opposizione, i sindaci dei piccoli e grandi comuni isolani sempre più costretti, per sopravvivere, a tagliare i servizi essenziali mentre i cittadini subiscono nuovi salassi tributari». «Il sindacato – precisa il segretario generale della Cisl sarda – ha compendiato nella “vertenza Sardegna” i punti principali di questo “patto d’onore” tra lo Stato e la nostra isola: rilancio della crescita e dell’occupazione, futuro degli assetti energetici e industriali, politiche attive per il lavoro, interventi per migliorare il sistema infrastrutturale. Il filo rosso che li unisce è la questione lavoro. Risolta questa – sottolinea la Putzolu –, la Sardegna non teme la concorrenza di altre regioni nazionali ed europee». «Siamo contenti – conclude la rappresentante della Cisl regionale – che finalmente il presidente Pigliaru voglia alzare il tiro e puntare diritto sul Governo, come la Cisl propone da diverso tempo. Se, infatti, il Presidente della Regione non interverrà subito, rischia altresì di perdere anche tra i giovani – 20 mila forzatamente emigrati negli ultimi tre anni – il patrimonio di credibilità, competenza, entusiasmo con cui 18 mesi fa è arrivato al governo della Regione».
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