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17/8/2015 – Vertenza Sardegna: lettera aperta del segretario generale della Cisl sarda al presidente Pigliaru

 

Lettera  aperta del Segretario Generale della Cisl Sarda, Oriana Putzolu, al Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla necessità di stipulare un nuovo patto d’onore tra Stato e Sardegna per la rinascita della regione. Un’iniziativa che deve vedere schierati, accanto alla Regione le forze sociali ed imprenditoriali dell’isola. «Molti Sardi, sicuramente i lavoratori aderenti alla Cisl, – si legge nella missiva – hanno accolto con favore la notizia che Lei ha deciso di dare – sia pure tardivamente rispetto alle emergenze dell’isola – “i due mesi” al Governo nazionale. Se entro il prossimo ottobre da Palazzo Chigi non arriveranno risposte e le promesse governative non si tradurranno in fatti concreti, Lei, la Giunta, la Regione “marceranno su Roma”».
«La Cisl – scrive Oriana Putzolu – sarà al Suo fianco per chiedere la stipula di un nuovo Patto d’onore tra Stato e Sardegna per la  rinascita dell’isola. È impensabile che Lei voglia affrontare da solo il confronto col Governo. Il Suo destino sarebbe segnato: diritto contro i “muri renziani” e l’impermeabilità della burocrazia ministeriale. Condizione imprescindibile di successo è che accanto a Lei, signor Presidente, ci siano  le forze sociali e imprenditoriali, il fronte unito dei partiti  di maggioranza e di opposizione, i sindaci dei piccoli e grandi comuni isolani sempre più costretti, per sopravvivere, a tagliare i servizi essenziali mentre i cittadini subiscono nuovi salassi tributari».
«Il sindacato – precisa il segretario generale della Cisl sarda – ha compendiato nella “vertenza Sardegna” i punti principali di questo “patto d’onore” tra lo Stato e la nostra isola: rilancio della crescita e dell’occupazione, futuro degli assetti energetici e industriali, politiche attive per il lavoro, interventi per migliorare il sistema infrastrutturale. Il filo rosso che li unisce è la questione lavoro. Risolta questa – sottolinea la Putzolu –, la Sardegna non teme la concorrenza di altre regioni nazionali ed europee».
«Siamo contenti – conclude la rappresentante della Cisl regionale –  che finalmente il presidente Pigliaru voglia alzare il tiro e puntare diritto sul Governo, come la Cisl propone da diverso tempo. Se, infatti, il Presidente della Regione non interverrà subito, rischia altresì di perdere anche tra i giovani – 20 mila forzatamente emigrati  negli ultimi tre anni – il patrimonio di credibilità, competenza, entusiasmo con cui 18 mesi fa è arrivato al governo della Regione».