«Attenzione e rispetto per la Sardegna. Obiettivo è coniugare esigenze del territorio e difesa nazionale». Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti, nel corso di un suo incontro con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, spiegando il significato della sua visita alle più importanti basi militari dell’sola. «Il ministro – ha precisato il capo dell’esecutivo regionale – ha voluto fare una perlustrazione di persona per rendersi conto da vicino della reale situazione e poter valutare con piena consapevolezza le nostre richieste. La nostra posizione – ha aggiunto il presidente – è del resto molto chiara: noi non abbiamo firmato il protocollo d’intesa, ma resta aperto il tavolo con il Governo. Siamo convinti che la conoscenza della vicenda delle servitù militari in Sardegna sia largamente lacunosa rispetto ad un corretto modo di intendere i rapporti istituzionali tra Stato e Regione, ai costi ambientali sostenuti, al mancato sviluppo legato al corretto utilizzo delle risorse ambientali, alla inderogabile necessità delle bonifiche, allo spreco di territorio per fini la cui utilità pubblica non è mai stata dimostrata, all'assurda militarizzazione degli stabilimenti balneari riservati alle Forze armate». «La Sardegna – ha concluso Pigliaru – ha diritto immediatamente a una diminuzione della pressione delle servitù militari. I rapporti tra la Regione e ministero della Difesa sono basati su rispetto e franchezza e sulla consapevolezza che le reciproche posizioni sono distanti: ma su queste posizioni si sta lavorando per produrre risultati concreti e non banalmente propagandistici. L’abuso della vis polemica è nemica della concretezza dei risultati».
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