Lo sviluppo dell’economia della Sardegna e di un comparto strategico come il turismo passano anche attraverso una classificazione delle strutture ricettive che faccia in modo di distinguerle e renderle riconoscibili per la qualità dei servizi che offrono. È l’obiettivo di una proposta di legge dei Riformatori sardi, presentata questa mattina in una conferenza stampa dal primo firmatario Luigi Crisponi, dal capogruppo Attilio Dedoni e da Michele Cossa. «Quello dell’agriturismo – ha affermato Luigi Crisponi – è un segmento del nostro turismo molto affermato ed attrattivo, con grandi potenzialità di crescita, ma c’è in Sardegna un vuoto normativo legato alla classificazione delle strutture che riteniamo di aver colmato con questa proposta a costo zero, agile e semplice, ispirata alla modernizzazione ed alle buone pratiche». «Prendendo spunto dal modello nazionale del settore alberghiero che classifica le strutture in base alle “stelle”, ad ognuno dei 648 agriturismi della Sardegna che offrono anche alloggi con camere sarà assegnato – ha spiegato Crisponi – un “sole” (fino ad un massimo di tre) in base ad una serie di indicatori oggettivi come disponibilità di una piscina, prossimità a porti ed aeroporti, dotazioni wi-fi, presenza nell’area di siti di particolare pregio ambientale». «Indicatori – ha concluso l’esponente dei Riformatori sardi – che potranno immediatamente essere verificati dai visitatori che oggi ci giudicano, anche grazie ad Internet, in cinque minuti, confrontando il luogo del loro soggiorno con strutture analoghe dello stesso territorio, di altre Regioni e perfino di altre Nazioni».
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