«Contro una legge elettorale incostituzionale, contro l’arroganza di Pd e Forza Italia che hanno impedito la costituzione del collegio per la Sardegna che avrebbe consentito l’elezione di europarlamentari sardi, la risposta da dare è soltanto una: domenica i sardi devono stare a casa dando forza allo sciopero del voto». Lo sottolinea il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa. «Non è più accettabile – prosegue Cossa – che la nostra regione sia a priori esclusa dalla scelta dei parlamentari europei. Noi non siamo contro l’Europa, anzi siamo convinti che l'Europa rappresenti per la Sardegna la più grande delle opportunità. Proprio per questo i sardi devono pretendere di essere rappresentati nel Parlamento europeo, e per questo motivo agiremo presso la Corte europea. Intanto, l'unico modo che abbiamo per far sentire la nostra voce è quello del non voto. Violare il principio della rappresentatività per regalare uno o due seggi in più ai siciliani è un insulto alla Sardegna».
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