Fra le azioni anticrisi da mettere in campo al più presto, una di grande valenza anche internazionale riguarda il patrimonio identitario che, se opportunamente portato a sistema, può aiutare l’Isola a risalire una china in forte pendenza. Lo sottolinea oggi la Cisl sarda che in una nota firmata dal segreraio regionale Ignazio Ganga chiede al neo eletto Presidente della Regione Francesco Pigliaru la creazione di un grande parco storico-culturale regionale per valorizzare la Sardegna attraverso i suoi beni più preziosi. Un utile volano di accompagnamento del rilancio della bellezza delle nostre produzioni locali, dell’artigianato sardo e dei prodotti agroalimentari caratteristici della terra sarda. L’iniziatva – si legge nella nota – potrebbe fra l’altro creare circa mille posti di lavoro per operatori del sistema dei beni culturali non statali. Lavoratori organizzati in forme e modi differenti (dalle cooperative di servizi ai consorzi, alle società etc.), ma che senza la necessaria spinta delle Istituzioni (anche di tipo normativo), difficilmente troveranno una stabilizzazione professionale adeguata, visto che almeno l’80% di loro viene impiegato nel settore con forme contrattuali a termine.
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