«Una Finanziaria ”di mantenimento”: ecco quello che sembra essere la principale legge di governance in procinto d’essere varata domani martedì, 14 gennaio, dal Consiglio regionale. Sempre meglio dell’esercizio provvisorio, che avrebbe paralizzato la macchina della Regione e rinviato ai primi di giugno pagamenti, rimborsi e finanziamenti, aggravando ulteriormente la crisi, soprattutto delle piccole imprese». Lo si legge in un comunicato emesso stamane dalla Cisl regionale, nel quale si auspica che la legge possa essere ripresa in mano da Giunta e Consiglio, eletti il 16 febbraio prossimo, per ricalibrare e centrare meglio gli obiettivi politico-finanziari. Una vera Finanziaria, secondo l'organizzazione sindacale, dovrà dare riposte certe ad almeno le seguenti problematiche, determinanti ai fini di politiche finalizzate al rilancio della crescita e dell’occupazione: 1) nuovi assetti energetici e industriali per superare le emergenze e consolidare e allargare il sistema produttivo; 2) un piano innovativo per le politiche attive per il lavoro e la riforma dei servizi per l’impiego; 3) definire con lo Stato l’annosa vertenza sulle entrate; 4) riorganizzazione centrale e periferica del quadro istituzionale della Sardegna; 5) riforma dell’istruzione e della formazione professionale; 6) riapertura del tavolo Stato-Regione per ridurre il precariato che oggi incide per il 21% sul totale degli occupati dell’isola.
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