Il disegno di legge di stabilità presentato dal Governo merita la disapprovazione del Sindacato, che chiede al Parlamento di modificare una norma che non segna un vero cambiamento nelle politiche economiche e fiscali del Paese e mentre concede solo ad alcuni lavoratori una microscopica mancia – certo insufficiente a sostenere la ripresa dei consumi di massa – sancisce ancora una volta la proroga del blocco della contrattazione per i pubblici dipendenti. Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato la mobilitazione e lo sciopero generale a novembre. La Sardegna è già mobilitata. Mercoledì prossimo, 23 ottobre, il segretario confederale Raffaele Bonanni concluderà alla Fiera internazionale della Sardegna (Cagliari) l’Assemblea Generale di oltre 1000 quadri e delegati di Cgil, Cisl e Uil. Un appuntamento che segna una tappa importante di una mobilitazione che continuerà, articolandosi nei diversi settori e territori, anche con iniziative di protesta e di sciopero.
|