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16/10/2013 – Legge Stabilità: Longobardi (Unimpresa), inutile cura omeopatica, serviva intervento chirurgico

 

«Avevamo chiesto interventi chirurgici, sia sul versante della spesa pubblica sia sul fronte delle tasse, e invece ci troviamo di fronte a una manovra che appare un inutile mix di cure omeopatiche per l'economia italiana». Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, ha commentato la Legge di Stabilità approvata ieri dal Governo. «Nei numeri, appena 27,5 miliardi di euro in tre anni, e nella qualità delle misure, il disegno di legge licenziato dal Consiglio dei ministri – ha aggiunto Longobardi –. è chiaramente timido. Ci sono segnali positivi, come la riduzione del cuneo fiscale, ma non sufficienti a rimettere in condizione le imprese e i lavoratori di guardare con serenità al futuro. Il quadro è drammatico e necessità di una cura shock. In questo senso avevamo presentato proposte all'Esecutivo che tuttavia sono rimaste disattese. Ci riserviamo un'analisi più dettagliata sul testo definitivo del provvedimento, ma le prime indicazioni e le bozze sono insoddisfacenti».
Unimpresa nei giorni scorsi aveva presentato un documento con quattro suggerimentiper il rilanco dell'economia del Paese: sterilizzazione fiscale e contributiva delle variabili retributive; rilancio della certificazione dei contratti di lavoro; incentivi alle start up, al lavoro autonomo giovanile oltre che alle imprese costituite da lavoratori in mobilità o coperti da indennità Aspi; razionalizzazione del sistema dell’articolazione della contrattazione collettiva. «Speriamo – ha concluso il leader di Unimpresa – che il nostro documento venga preso in considerazione nelle competenti commissioni parlamentari durante l'esame del ddl sulla Stabilità».