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9/4/2013 – Crisi: Svimez, puntare su Sud protagonista anche nell’interesse del Nord

 

«Liberiamoci dall’illusione che tagliare la spesa faccia crescere il prodotto. La politica di austerità sta portando all’implosione del sistema tutto, sia Nord che Sud, e ormai siamo in piena decrescita infelice. Dobbiamo riflettere su una nuova strategia di crescita e sviluppo, due concetti molto diversi fra loro per gli economisti, che vedano però il Sud protagonista nell’interesse e non ai danni del Nord».
È quanto ha dichiarato il presidente della Svimez, Adriano Giannola, intervenendo oggi a Milano al dibattito “Per una logica meridionalista” alla Fondazione Edison.
«È molto difficile far uscire questo messaggio dal Mezzogiorno – ha continuato Giannola – perché scontiamo un clima culturale ostile da anni. Dal 2008 al 2012 il Sud ha perso il 10% del prodotto, tornando ai livelli del 1992, ma l’Italia intera non se l’è passata molto meglio, tornando ai livelli del 1997. Il rischio è che, a Nord come a Sud, la congiuntura negativa diventi un dato strutturale del sistema. Per questo occorre intervenire con urgenza per arrestare il declino, puntando ad esempio sulla logistica, un tema italiano, non solo meridionale, sullo sviluppo della portualità, sulle filiere territoriali logistiche, sullo sviluppo dell’energia geotermica, che permetterebbe alle aziende italiane, non solo meridionali, di abbattere i costi energetici, che ora pesano il 30% in più della media europea. Per non dimenticare poi – ha concluso Giannola – la necessità di una vera fiscalità di vantaggio per il Sud, che il Nord dovrebbe vedere come una grande opportunità, non in termini di competizione, ma nel quadro di un riacquisito ruolo del Mediterraneo come area centrale importante nel mercato mondiale. Dobbiamo ridimensionare l’idea secondo la quale il federalismo è competitivo. Occorre invece ritrovare una vera sussidiarietà tra le regioni italiane, nell’interesse del Paese».