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28/9/2012 – Servitù militari: Cappellacci, i comuni interessati hanno il diritto di riappropriarsi delle aree dismesse

 

«I rapporti con lo Stato italiano devono svolgersi sul piano della leale collaborazione istituzionale e della chiarezza degli impegni». Lo ha dichiarato – informa un comunicato – il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, durante l'incontro con l'amministrazione comunale di Arbus e il sindaco Francesco Atzori. «Laddove sono venute meno le esigenze legate alla Difesa e si apre una fase di dismissione – ha aggiunto il Governatore –, le aree militari devono tornare alle comunità interessate e non devono essere adibite ad altra destinazione con decisioni unilaterali e non condivise dal territorio. La nostra gente ha il sacrosanto diritto di potersi riappropriare del territorio e di poter fruire dello stesso senza altre limitazioni, introdotte in maniera surrettizia».
«Spetta ai Comuni  – ha concluso il presidente Cappellacci – adottare le decisioni che condurranno dalla dismissione alla riconversione dei siti. Non si può pensare che, cessato l'uso delle aree per i militari, la nostra terra sia gravata da altre servitù, dall'installazione di impianti fotovoltaici calata dall'alto. Né si può deviare rispetto a quello che deve essere il corso naturale della questione o ridurre la dismissione in una sorta di avvicendamento tra il ministero della Difesa ed altri soggetti, che non hanno alcun titolo per decidere in casa nostra».