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7/8/2012 – Conversione in legge del decreto sulla revisione della spesa: duri commenti di Cappellacci e La Spisa

 

«Sotto l’etichetta della spending review, accanto alle norme che realmente attengono alla materia, sono celate disposizioni che nulla hanno a che fare con la razionalizzazione della spesa pubblica e che configurano invece veri e propri tagli, iniqui e penalizzanti nei confronti della Sardegna». Così il presidente della Regione  Ugo Cappellacci ha commentato la conversione in legge del decreto sulla spending review. «Siamo pronti – ha aggiunto il governatore – ad adire le vie legali per contestare quella parte della legge che contiene disposizioni che, non solo sono estranee alle motivazioni dichiarate pubblicamente come fondamento generale del provvedimento, ma rappresentano altresì una nuova violazione della Costituzione e dello Statuto sardo. Oggi il debitore moroso – ha concluso Cappellacci – non solo non sana la sua situazione, ma si fa pure lo sconto e sottrae unilateralmente altre somme al suo creditore: quel popolo sardo, che attende il pagamento di quanto ancora dovuto a titolo di entrate».
«Conosciamo la gravità della situazione a livello nazionale – ha commentato il vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa –, ma purtroppo dobbiamo sottolineare che la conversione in legge del decreto comporta un durissimo colpo per la capacità di spesa della Sardegna. Speriamo ancora che alla ripresa dell’attività nel mese di settembre – ha concluso La Spisa – ci sia la presa di coscienza del Governo sul fatto che la nostra Isola, sul fronte dei sacrifici non può essere equiparabile alle regioni speciali del nord».