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22/6/2011 – Insediato il tavolo sulla Chimica verde

 

Ugo Cappellacci, presidente della Regione
Il  presidente  della  Regione
Ugo Cappellacci
Diventa da oggi operativo il tavolo per l’attuazione del protocollo per la chimica verde. Il nuovo strumento è stato costituito nel corso di un incontro a Villa Devoto al quale hanno partecipato parti sociali ed enti locali interessati. Durante il confronto – si legge in un comunicato della Presidenza della Giunta – sono state date ampie rassicurazioni in merito alla questione delle bonifiche: il ministero dell’Ambiente, è stato sottolineato,  convocherà quanto prima la conferenza di servizi, finalizzata a mettere a punto tutte le procedure necessario all’avvio. È stato inoltre sgombrato ogni dubbio – informa la nota – su un aspetto importante: la centrale non brucerà rifiuti e utilizzerà esclusivamente biomasse. La vecchia centrale verrà spenta gradualmente e manterrà una funzione di back up fino all’avvio della nuova. I vari punti che sono oggetto del confronto presso il tavolo per la chimica verde saranno approfonditi in diversi gruppi di lavoro, che avranno sede a Sassari e saranno divisi per materia: il primo si occuperà delle concessioni, delle autorizzazioni e delle bonifiche; il secondo della gestione dell’area di crisi, dell’indotto, della formazione professionale e delle politiche del lavoro; il terzo curerà gli aspetti relativi alle connessioni con l’agricoltura, la ricerca e della centrale a biomasse. Eni e Novamont – sottolinea il comunicato – hanno confermato ufficialmente che trasferiranno quanto prima a Porto Torres la sede legale di Matrica: la joint-venture che realizzerà il più grande polo d’ Europa per la chimica  verde. «Una scelta giusta e opportuna – ha dichiarato  il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che due settimane fa aveva espressamente richiesto che la nuova realtà avesse anche la sede legale nell’Isola – in quanto il progetto nasce e si sviluppa in Sardegna ed è fondamentale che i relativi effetti positivi portino importanti ricadute economiche sul territorio». Con riferimento all’indotto e alla reindustrializzazione del sito, il Presidente – conclude la nota – conferma l’impegno alla attivazione di un progetto integrato per il territorio di Porto Torres con l’istituzione di un’area di crisi sul modello già in corso di sperimentazione nell’area di Tossilo.