Bimestrale di informazione economica

 
Home page
Presentazione

Arretrati e abbonamenti

E-mail

Archivio

Riviste
Argomenti
Ricerca semplice
Ricerca avanzata
News

 

22/3/2010 – Prima giornata di confronto fra istituzioni europee e regionali, a Bruxelles

 

Due tavoli tecnici questa mattina hanno dato inizio a Bruxelles alla prima giornata di lavori nel confronto tra le istituzioni europee e quelle regionali, nell’ambito della vertenza Sardegna. Nata da una proposta delle organizzazioni sindacali confederali e dal sistema delle autonomia locali, l’iniziativa – si legge in un comunicato – vede impegnato in prima linea anche il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che non è voluto mancare alla serie di incontri con alcuni rappresentanti del Parlamento e della Commissione europea, del Comitato economico e sociale, del sindacato europeo e degli emigrati sardi.
Al primo tavolo – informa la nota della Regione – hanno partecipato Francesco De Rose (Commissione Politiche regionali), Daniela Planchensteiner (Commissione Sviluppo rurale) e Alberto Piazzi (direttore generale Politiche regionali della Commissione europea), che hanno fatto un riepilogo del quadro di sostegno 2007-2013. Tutti hanno posto l’accento sulla lentezza della spesa regionale nella prima parte del periodo e sulla necessità di un cambiamento di marcia immediato, per non perdere altre opportunità. È stato pure sottolineato che il 22 per cento della popolazione sarda è al di sotto della soglia di povertà, dunque le politiche sociali rivestono un’importanza ancora più accentuata rispetto ad altre aree. Planchensteiner ha precisato che il Programma di sviluppo rurale della Sardegna è uno dei migliori in Italia, e anche ben finanziato, ma la spesa ancora non è a livelli ottimali.
I sindacati – prosegue il comunicato – hanno posto l’accento sul gap di sviluppo legato all’insularità, che costringe le imprese sarde ad un aggravio di spesa quantificato nel 15-20 per cento. Tra le richieste avanzate c’è quella della necessità di incidere su trasporti ed energia con provvedimenti ad hoc. I tavoli tecnici non possono risolvere un problema di natura politica, dunque sarà fondamentale l’incontro di domani pomeriggio con il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani.
Piazzi – sottolinea il comunicato – ha spiegato che la Sardegna deve imprimere un’accelerazione nella spesa delle risorse e mostrare i risultati ottenuti con tali interventi: le risorse non sono poche, ma non possono restare immobilizzate. È stata data la disponibilità ad incontrarsi a giugno, in occasione della riunione del Comitato di sorveglianza, che potrebbe essere allargata alla partecipazione delle parti sociali ed economiche.
Al secondo incontro hanno preso parte Daniele Rossini e Michelle Laine, della Commissione Fondo sociale europeo, i quali hanno sostanzialmente ribadito gli stessi concetti e si sono detti disponibili a discutere dell’esigenza di rimodulare il programma di sostegno per la Sardegna, sempre che la Regione avanzi una proposta ufficiale in tale direzione.
L’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca – conclude la nota –, ha posto l’accento sull’unità delle forze politiche, sociali e imprenditoriali della Sardegna giunte a Bruxelles. «Chiediamo il riconoscimento di una realtà oggettiva – ha rilevato Manca –, non vogliamo privilegi e neppure ulteriori risorse». L'assessore del Lavoro ha quindi sottolineato gli sforzi compiuti dalla Regione negli ultimi mesi del 2009 nella spesa delle risorse europee.
Questo pomeriggio è in programma un incontro con Mario Sepi, presidente del Comitato economico e sociale europeo.