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Il ministro della Difesa Ignazio La Russa è sbarcato in Sardegna alla vigilia di Ferragosto per visitare a Cagliari il Centro di prima accoglienza realizzato nell'aeroporto militare "Mario Mameli" di Elmas. La Russa è arrivato nel capoluogo sardo nel primo pomeriggio dopo aver partecipato ad una cerimonia a Napoli. A Elmas il Ministro della Difesa ha incontrato i militari dell'Esercito impegnati nell'operazione "Strade sicure 2", che nell'isola ha tra i suoi obbiettivi sensibili anche il Centro di prima accoglienza. La Regione Sardegna era rappresentata dall'assessore Antonello Liori al quale il ministro ha confessato il suo compiacimento per l'arresto del latitante di Noragugume Giulio Cherchi, condannato all'ergastolo. «Giovedì ho appreso con grande soddisfazione la notizia dell'arresto effettuato dal Comando provinciale dei carabinieri di Nuoro di un latitante inserito nell'elenco dei cento più pericolosi in Italia», ha dichiarato La Russa che ha anche puntualizzato che i Carabinieri sono una delle prime eccellenze italiane, un presidio democratico delle istituzioni. Con queste parole il Ministro della Difesa , anche a Cagliari, ha voluto replicare ad un articolo pubblicato su un settimanale nazionale. Poi il ministro della Difesa si è soffermato sul compito delle ronde che ha rappresentato come vere e proprie telecamere mobili al servizio delle forze dell'ordine. «Una risposta adeguata per far crescere la sicurezza nazionale. Le ronde formate da volontari di ex appartenenti alle forze armate, se sono disarmate avranno solo il compito di avvisare le forze dello Stato». L'ultima riflessione il ministro La Russa l'ha dedicata al Centro di accoglienza di Elmas dove oggi non è presente nessun ospite a conferma che si sta lavorando bene a monte, nel tentativo di fermare, anche in Sardegna, l'arrivo dal mare dei clandestini.
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