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17/4/2007 – Riforma consorzi industriali: Regione, ruolo operativo e strategico agli enti locali

 

In relazione alle recenti polemiche sulla riforma dei consorzi industriali, con particolare riferimento alla situazione del Consorzio di Tortolì, riportiamo il testo di un comunicato dell’Ufficio stampa della Presidenza della Giunta regionale.
«A proposito di alcune dichiarazioni di questi giorni sul consorzio industriale di Tortolì, ultima stamattina quella della Confindustria, la Regione non vede in esse alcuna argomentazione che possa mettere in discussione la riforma dei consorzi che la competente commissione del Consiglio sta esaminando.
Le preoccupazioni di oggi di alcuni ambienti avrebbero potuto più utilmente manifestarsi  per lo stato finanziario a cui è stato condotto il consorzio industriale di Tortolì negli anni scorsi, a danno principalmente del territorio ogliastrino e degli stessi enti rappresentati: indebitato fino al collo, con nessuna prospettiva di stare in piedi da solo, con l’impossibilità di un intervento diretto della Regione a ripianare perdite a causa della cattiva gestione del passato, non solo reso impossibile dall’attuale normativa comunitaria ma in ogni caso poco giustificabile dal punto di vista dei cittadini contribuenti.
In questo quadro, pur riconoscendo l’impegno dell’attuale gestione nel risanamento,  senza una riforma strutturale sarebbero i soci del consorzio a dover ripianare le perdite, cioè in massima parte i comuni che poco o nessun ruolo hanno avuto in passato nella gestione dell’organismo, se non nominando loro rappresentanti in seno all’assemblea.
Oggi la riforma prevede di non aggravare la posizione degli enti che compongono il consorzio e dà anzi un Consorzi industriali: Regione, ruolo operativo e strategico agli  enti locali. La proposta infatti conferma il ruolo sovracomunale e strategico dell’area industriale delegando la funzione programmatoria e di indirizzo direttamente ai sindaci democraticamente eletti dei comuni del territorio e alle associazioni di categoria nell’ambito di un apposito organismo con una struttura più agile e meno onerosa per le casse pubbliche rispetto al passato.
In pratica la funzione di programmazione territoriale viene così elevata - non espropriata come sembra a qualcuno - delegata proprio a chi opera sul territorio e risponde direttamente ai cittadini e alle imprese e non ai rappresentanti dei rappresentanti. Si ricorda tra l’altro a chi ha la memoria corta, che nel contenzioso con il consorzio industriale ad essere espropriato della propria funzione pianificatoria fu proprio il comune di Tortolì.
Eventuali altri incontri fra la Regione e il sindaco di Tortolì e con il Consorzio industriale, già programmati prima delle esternazioni sugli organi di stampa, serviranno a condividere l’essenza di una riforma scritta nell’esclusivo interesse dei cittadini contribuenti e dei paesi del territori».