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Quasi inutilizzati i fondi regionali per la stampa periodica

 

Sono pochissime le aziende editrici di pubblicazioni periodiche che hanno fatto richiesta per ottenere i contributi previsti dalla legge regionale 22/98. Alla base del disinteresse degli editori regionali la farraginosità della normativa, che prevede la presentazione di una costosa e complessa documentazione, ma sopra tutto l'esiguità della misura dei contributi, del tutto inadeguata agli attuali costi di prestampa, stampa e distribuzione dei periodici, che rappresentano soltanto alcuni oneri nella conduzione di un'azienda editrice.Molto esigue anche le iscrizioni al Registro regionale della stampa periodica. Una formalità questa che è condizione essenziale per accedere a tutti i benefici della legge, compresi quelli relativi alla pubblicità istituzionale e di promozione e tutela delle attività produttive della Regione.Diventa quindi sempre più opportuna una modifica dell'attuale normativa, che miri ad elevare, in relazione agli attuali costi produttivi, la misura dei contributi per la stampa e la distribuzione delle pubblicazioni periodiche, anche in proporzione alla loro diffusione, e renda più agile il regolamento di attuazione della legge.In questo senso il Fiduciario regionale dell'Uspi (l'Unione della stampa periodica italiana) ha presentato alla Presidenza della Giunta regionale alcune proposte di modifica della legge 22/98 finalizzate, fra l'altro, ad adeguare i contributi di prestampa e distribuzione agli attuali effettivi costi sostenuti dagli editori e a rendere comunque vincolante l'iscrizione al Registro regionale della stampa ai fini della concessione di un qualsiasi incentivo agli editori. Sempre da parte dell'Uspi, è stato chiesto all'assessore regionale all'Informazione, Pasquale Onida, di riaprire i termini per la presentazione, da parte degli editori dei periodici regionali, delle domande per la concessione degli incentivi relativi all'anno 2000. La data di scadenza era precisata infatti in un annuncio poco chiaro e di difficile reperibilità pubblicato sui due quotidiani regionali.