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5/5/2005 – Legge salva-coste: petizione popolare con oltre 3.500 firme

 

È stata consegnata al presidente della Regione, Renato Soru, la petizione popolare per la salvaguardia delle coste sarde promossa dagli Amici della Terra e dal Gruppo d'intervento giuridico. Una pila di fogli – si legge in un comunicato della Regione – con 3.515 firme, fra le quali quelle di parlamentari europei, rappresentanti di associazioni ecologiste di tutto il Mediterraneo e anche cittadini stranieri.
La petizione – che si può consultare anche sui siti internet degli Amici della Terra, del Wwf Sardegna e di Cagliari Mon Amour – chiede che il nuovo piano paesistico regionale contenga efficaci misure di tutela, una fascia di rispetto costiero di almeno 500 metri dal mare e la conservazione integrale dei tratti costieri ancora integri o non compromessi. I firmatari chiedono, inoltre, l'istituzione dell'Agenzia per la salvalguardia delle coste cui affidare l'acquisizione al patrimonio pubblico e la corretta gestione dei tratti di litorale più pregevoli sul piano ambientale e paesaggistico.
«Nel marzo scorso ben 80 rappresentanti di 162 associazioni di 18 nazioni del bacino del Mediterraneo riuniti a Roma nella Conferenza internazionale della società civile sulla strategia mediterranea di sostenibilità – ha detto il portavoce di Amici della Terra e Gruppo d'intervento giuridico, Stefano Deliberi – hanno espresso il loro plauso per la decisione sarda di istituzione della Conservatoria delle coste, che dovrà coordinare la gestione delle aree più importanti sul piano ambientale dell'Isola e, in seguito a un provvedimento legislativo, avrà il compito di acquisire al patrimonio pubblico e di gestire i “gioielli naturalistici”costieri».
Il presidente Soru ha voluto precisare alla delegazione guidata da Deliberi, che la legge salva-coste è un punto di non ritorno: «La giunta e la maggioranza non stanno avendo ripensamenti. Il Comitato scientifico per il piano paesaggistico comincia a dare indicazioni».
Giovedì prossimo saranno presentate le linee guida in Consiglio regionale, che, ha sottolineato Soru, «saranno centrate sul binomio: conservare e ricostruire».